Corruzione:appalti Difesa,arresto ufficiali Esercito e funzionari

corruzione-casertaCaserta – La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato di Caserta stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un imprenditore casertano, 4 Ufficiali superiori dell’Esercito Italiano e 2 funzionari civili in servizio presso il Ministero della Difesa, X Reparto Infrastrutture di Napoli. L’arresto riguarda numerosi casi di corruzione coinvolgenti l’imprenditore casertano che, in cambio di una percentuale fissa di denaro consegnata agli ufficiali e funzionari del X Reparto indagati, riusciva ad aggiudicarsi appalti banditi dal Ministero della Difesa.
L’attivita’ investigativa svolta dagli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato di Caserta ha consentito di acquisire “un grave quadro indiziario” a carico degli arrestati “per numerosi episodi di corruzione aggravata e turbata liberta’ degli incanti”m, riferisce un comunicato degli investigatori. Tale attivita’ di indagine rappresenta il seguito dell’ordinanza di custodia cautelare gia’ emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo scorso 22 gennaio nei confronti di tre dei 7 chiamati in causa oggi. Le indagini hanno consentito di accertare un “cospicuo numero di episodi di corruzione” intercorsi tra l’imprenditore casertano, gli ufficiali ed i funzionari del X Reparto, destinatario di una serie di appalti banditi dal Ministero della Difesa. E’ emerso come molte gare di appalto fossero state assegnate ad imprese riconducibili all’imprenditore, dietro elargizione ai pubblici ufficiali di somme di denaro ed altre utilita’. In particolare, si e’ accertato come le elargizioni dell’imprenditore a beneficio dei pubblici ufficiali sia stata sempre pari al 10% del valore dei contratti stipulati tra le societa’ a lui riconducibili ed il X Reparto. Dalle intercettazioni e’ poi emersa – dicono gli investigatori – la “spregiudicata personalita’ degli indagati, determinati a monetizzare l’esercizio delle proprie funzioni e disposti per tale fine a turbare il buon andamento delle procedure di gara”.