Amministrative: Bindi,non presenteremo relazioni in zona Cesarini

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Roma – “Non dobbiamo ridurci in zona Cesarini, se dovessimo arrivarci non le presenteremmo”. Lo ha affermato la presidente della commissione anti mafia, Rosy Bindi, nel corso della seduta plenaria per l’approvazione della relazione sulla trasparenza delle candidature in occasione delle prossime elezioni amministrative. “Ancorche’ in sede giudiziaria sia stato affermato che anche nelle ultime 24 ore i cittadini hanno diritto ad essere informati – ha precisato la presidente Bindi – sulla qualita’ del personale politico che andranno a scegliere e sulle loro situazioni giudiziarie, noi sappiamo perfettamente che sul piano politico non possiamo esporre il nostro lavoro alle critiche che abbiamo ricevuto un anno fa. Ne’ possiamo permettere che vengano sminuiti, o peggio ridicolizzati, il rigore e la serita’ del lavori di informazione e conoscenza di questa commissione”. Bindi ha, inoltre, rinnovato un appello alle forze politiche affermando che “intendiamo ribadire ai partiti ed a tutti i candidati sindaci la necessita’ di dotarsi loro stessi di strumenti per fare la prima verifica. La commissione non da’ patenti di candidabilita’ a nessuno, e’ solo tenuta a fornire un informazione al Parlamento ed ai cittadini. Sono le forze politiche che devono darsi codici etici e strumenti per selezionare la classe dirigente”. Nel corso dei lavori del commissione la Bindi ha anche annunciato che un primo risultato e’ stato raggiunto in quanto alcuni partiti come il Pd, il Idv e in ultimo Forza Italia si sono rivolti alla commissione. Cio’ “e’ dimostrazione di una maggiore sensibilita’ – ha concluso Bindi – rispetto ad un anno fa”. In ultimo “la relazione, con un esplicito riferimento a quanto affermato nel relazione della procura nazionale antimafia , evidenzia infine che le mafie rappresentano un vero attentato nei confronti della democrazia e del qualita’ della vita democratica di un Paese”.