Brindisi – Nove persone, ritenute elementi di un’associazione a delinquere dedita all’evasione delle imposte sui prodotti petroliferi ed all’emissione di fatture false, sono finite agli arresti domiciliari al temine di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi. Il provvedimento e’ stato adottato, su richiesta del procuratore Marco Dinapoli e del sostituto, Iolanda Daniela Chimienti, dal gip Paola Liaci, nei confronti di nove persone che, a vario titolo, tra il 2011 ed il 2014, mediante un articolato meccanismo di frode hanno sottratto all’accertamento ed al pagamento delle accise 3 milioni di litri di gasolio agevolato. Nel complesso sono state evase accise per euro 1,8 milioni, ed 800mila di Iva, ed emesse fatture per operazioni inesistenti per oltre 2 milioni di euro. La frode avveniva con l’emissione di fatture false e documentazione contabile artefatta, mediante la quale venivano simulati “bunkeraggi” di gasolio agevolato a bordo di motopescherecci, a fronte dei quali i proprietari e comandanti compiacenti ricevevano indebiti compensi.Oltre ai provvedimenti restrittivi e’ stato disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 1,5 mln tra cui 7 immobili, 5 automezzi e numerosi conti correnti bancari e postali.