Catanzaro – “Mentre l’Italia, che continua ogni giorno a salvare in mare migliaia di migranti, sta per scrivere una delle piu’ grandi, importanti e significative pagine di solidarieta’ e civilta’ della sua storia, con il recupero, in questi ultimi giorni, al largo di Catania, del peschereccio con le salme di diverse centinaia di migranti, morti nella tragedia del 18 aprile 2015(oltre 800 vittime: la piu’ grande catastrofe dell’immigrazione nel Mediterraneo), la stampa inglese si occupa dell’opera, il cimitero internazionale dei migranti, che sta per essere realizzato a Tarsia in Calabria, che accogliera’ poi questi poveri e sfortunati immigrati(uomini, donne e tanti bambini), dando dignita’ alla loro morte”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che da oltre due anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, ininterrottamente si batte per far realizzare il cimitero internazionale dei migranti. “Fa piacere – spiega – ed e’ particolarmente significativo che la stampa inglese abbia deciso di occuparsi e far conoscere ai cittadini del Regno Unito la grande opera umanitaria universale che sta per essere realizzata, dal Governo, a Tarsia, grazie alla disponibilita’ e sensibilita’ del giovane, bravo sindaco, l’avvocato Roberto Ameruso e della sua ospitale comunita’. Non c’e’ dunque solo l’Europa che costruisce muri della vergogna, ma anche l’Italia della solidarieta’ e chi, come l’Inghilterra, questa straordinaria opera umanitaria apprezza e vuole oggi far conoscere ai propri concittadini. Nei giorni scorsi e’ arrivata a Tarsia una giovane e nota giornalista inglese, una freelance, che collabora con alcuni dei maggiori quotidiani inglesi. E’ venuta a realizzare un reportage sul cimitero internazionale dei migranti. E’ stata al comune di Tarsia, ha visitato il sito dove sorgera’ il cimitero dei migranti e il vicino ex campo di internamento di Ferramonti. Ha fatto una serie di interviste(al sindaco, a me, al tecnico che ha redatto il progetto preliminare del cimitero dei migranti) e un servizio fotografico per il suo reportage. L’Inghilterra conoscera’ cosi’ la grande opera umanitaria che sara’ realizzata in Italia, a Tarsia, , per dare dignita’ alla morte di quanti, fuggendo da guerre, persecuzioni e miseria, perdono la vita nei tragici naufragi nel Mediterraneo. Il cimitero internazionale dei migranti – spiega ancora Corbelli – sorgera’ su un’area di 10mila metri quadrati, potra’ accogliere migliaia di salme di immigrati e sara’ intitolato al piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano, morto in un naufragio nel mare Egeo, insieme al fratellino Galip e alla giovane mamma, Rehan, le cui immagini choc hanno scosso e commosso il mondo”.