Sa-Rc: costo ammodernamento scende da 10,6 mld a 9,1

A3-salerno-reggioRoma  – “Il costo complessivo dell’ammordernamento e messa in sicurezza dell’A3, Salerno-Reggio Calabria, passa da 10,6 miliardi (costo al 31 dicembre 2014) a 9,1 miliardi (costo al 31 marzo 2016)”. Piu’ rilevante ancora e’ la riduzione per ammodernare e mettere in sicurezza la SS 106 ionica, il cui costo si riduce da circa 20 miliardi a 4,2, le riduzioni sono da addebitare “alla nuova strategia dell’Anas”. E’ quanto si legge nel decimo Rapporto della Commissione Ambiente della Camera sulle infrastrutture strategiche “dalla ‘legge obiettivo’ alle opere prioritarie”.
Secondo lo studio “il costo delle 25 opere prioritarie (previste nell’allegato al Def 2015, ndr) e’ pari a 90,1 miliardi, il 32% del costo del ‘programma delle infrastrutture strategiche 2015 (278,9 miliardi)”. E rispetto ai valori del nono Rapporto (diffuso lo scorso anno) “si rileva una riduzione di 17,7 miliardi (-16,4%). Tale risultato – spiega lo studio – e’ dovuto all’aggiornamento dei costi, prevalentemente in riduzione, di alcuni progetti. Le riduzioni di costo piu’ significative riguardano l’A3 Salerno-Reggio Calabria e la strada statale 106 ionica. In particolare, il costo complessivo dell’ammodernamento e messa in sicurezza dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, passa da 10,6 miliardi (costo al 31 dicembre 2014) a 9,1 miliardi (costo al 31 marzo 2016). Piu’ rilevante la riduzione per ammodernare e mettere in sicurezza la SS 106 ionica, il cui costo si riduce da circa 20 miliardi a 4,2. Tali riduzioni di costo – spiega il Rapporto – sono in parte imputabili alla nuova strategia dell’Anas per completare e mettere in sicurezza la rete stradale nazionale, che privilegia gli interventi di sistemazione e messa in sicurezza della rete stradale esistente rispetto alle nuove opere”.
Lo stesso studio rileva “altre riduzioni di costo significative” che “riguardano la tratta (ferroviaria, ndr.) alta velocita’ Verona-Padova il cui costo si riduce di 649 milioni da 6.051 milioni (costo indicato nel contratto di programma 2012-2016 parte investimenti) a 5.402 milioni (costo indicato nell’accordo tra Ministero Infrastrutture e Trasporti ed Rfi per l’aggiornamento del contratto di programma 2012-2016 del dicembre 2014) e la galleria di base del Brennero il cui costo si riduce di 465 milioni (da quasi 4,9 miliardi a 4,4).
In questo ultimo caso la variazione di costo e’ dovuta, in base a quanto riportato dalla delibera Cipe 44/2015 alla revisione del progetto, ai ribassi d’asta consuntivati a fronte delle gare d’appalto gia’ esperite e alle risultanze a consuntivo degli appalti gia’ conclusi, nonche’ all’aggiornamento dei coefficienti inflattivi annui previsionali.

Riguardo all’avanzamento fisico delle opere prioritarie al 31 marzo 2016, riferisce lo studio, “considerando che l’analisi tiene conto dello stato di avanzamento di 221 lotti, tra opere, interventi, sotto interventi e ulteriori dettagli, i lotti con lavori in corso di esecuzione insieme a quelli con contratto approvato e in attesa di avviare i lavori, hanno un valore di circa 49 miliardi, pari al 55% del costo complessivo delle 25 opere prioritarie al 31 marzo 2016. Tali lotti dovrebbero rappresentare gli interventi con obbligazioni giuridicamente vincolanti, ‘ovvero gli interventi in relazione ai quali sia gia’ intervenuta l’approvazione del contratto all’esito della procedura di affidamento della realizzazione dell’opera’ (art. 200 del D.Lgs. 50/2016). In particolare, i lavori in corso di esecuzione hanno un costo di 32,3 miliardi, pari al 35,9% del costo complessivo delle opere prioritarie e del 69,3% del valore dei lavori in corso del programma infrastrutture strategiche 2015 (Pis 2015 da 46,7 miliardi). Un altro 19% del costo, pari a circa 17,1 miliardi – si legge ancora – riguarda lotti con contratto approvato e lavori non avviati (rientrano, tra gli altri, alcuni lotti dei collegamenti ferroviari ad alta velocita’ Milano-Venezia e Genova-Milano). Rispetto ai lavori con contratto del Pis del 2015 rappresentano una quota del 72,9%).