Caporalato: Camusso “bene protocollo, subito la legge”

Susanna Camusso

Susanna Camusso

Roma – “Quello siglato ieri e’ un protocollo importante, perche’ azzera tutti gli alibi che le aziende utilizzano per giustificare il ricorso al caporalato, e ora deve essere applicato. Ma serve una legge che non lasci le cose a meta’ e che permetta di colpire e punire penalmente le imprese che ricorrono a questa forma di sfruttamento”. Cosi’ il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Lecce a margine de “Le giornate del Lavoro”.
Nella tenda rossa della Flai Cgil sono state illustrare le misure previste nel Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura firmato a Roma con i ministeri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche agricole. “La stagione della raccolta e’ cominciata – ha ricordato Camusso – e dobbiamo chiedere alle Regioni progetti concreti. Con la firma del protocollo, che prevede servizi di accoglienza, cura, integrazione, trasporti e intermediazione del lavoro, si dimostra l’esistenza di una coscienza collettiva sulla presenza di veri e propri ghetti nelle nostre campagne”.
“Dai ghetti si esce – ha sostenuto il segretario generale – ma occorre offrire alternative nella legalita’”. Per Camusso e’ questo lo scopo del Protocollo, che da solo pero’ non sara’ sufficiente: “occorre proseguire su questa strada – ha concluso – e per questo una legge e’ indispensabile”.