Focus: Polizia Reggio intensifica controlli, arrestati un Nigeriano ed un Somalo

controlli-rc-polizia040616Reggio Calabria – Oltre100uomini della Polizia di Stato sono stati impiegati a Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione Focus ‘ndrangheta, in numerosi posti di controllo presso le principali strade del rione Modena e del quartiere di Pellaro, pressol’area limitrofa alla stazione aeroportualee lungo le principali arterie del centro città,in particolar modoin Piazza Garibaldi e in Piazza S. Agostino. Nel contesto operativo, gli Agenti hanno effettuato diversi controlli alle attività commerciali presenti sul territorio, identificando compiutamente titolari ed avventori. Sono state sottoposte a controllo 167 persone e 99veicoli. Sono stati effettuati 25 posti di controllo ed elevate 4 contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada.Sonostate svolte 4 perquisizioni, anche alla ricerca di armi. Il capillare controllo del territorio, controlli-polizia-250316dispiegato in città, ha portato, altresì, all’arresto di Charles Gabriel, 27enne Nigeriano e di Mohamed Jama Salad, 25enne Somalo, coinvolti in una violenta lite in via Sant’Antonio. Il tempestivo intervento della Volante ha consentito di individuare e bloccare quattro stranieri che discutevano animatamente tra loro. Dai primissimi accertamenti risultava chiaro il coinvolgimento del Nigeriano e del Somalo che animatamente litigavano con altri due stranieri, poi ritenuti estranei ai fatti. Riportata la situazione alla normalità, gli Agenti, effettuando un sopralluogo presso l’abitazione degli stranieri coinvolti nella lite, constatavano la presenza di tre ragazze minorenni di nazionalità etiope, prive di documenti di soggiorno polizia-achi-controlli09-1e di identità. Dopo gli ulteriori accertamenti del caso, gli Agenti appuravano che le tre giovani donne erano sbarcate a Reggio Calabria il 29 maggio scorso . unitamente ad altri 626 extracomunitari e, avvicinate dai due stranieri, erano state ospitate presso il loro domicilio, con la promessa di farle partire per il Nord Europa in cambio di un compenso in danaro.
Le tre ragazze venivano affidate, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria Minorile, ad una struttura di accoglienza per minori. I due cittadini extracomunitari, su disposizione dell’A.G. competente, venivano tratti in arresto e associati alla Casa Circondariale di Arghillà con l’accusa di aver favorito la permanenza irregolare nel territorio dello Stato, in violazione delle norme del Testo Unico dell’Immigrazione, delle tre minorenni, al fine di trarne un ingiusto profitto, con le aggravanti di aver commesso il fatto in concorso.

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