Truffa assicurazioni: medici arrestati a Reggio Calabria

Questura-Reggio-2707Reggio Calabria – La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare a carico di medici e professionisti accusati di associazione a delinquere finalizzata alle truffe alle assicurazioni. Nel corso dell’operazione, battezzata ‘Insurance’ e portata avanti dalla Squadra Mobile di Reggio e dal Commissariato di Cittanova, e’ stata accertata l’esistenza di un’associazione a delinquere. Deferite all’Autorita’ Giudiziaria oltre 200 persone. Tra gli indagati numerosi medici e professionisti. Coinvolto un ex ufficiale della Guardia di Finanza. In corso numerose perquisizioni nelle province di Reggio Calabria, Cosenza e Firenze. Sul piano investigativo  sono state acetate venticinque truffe compiute in meno di un anno.

Tre persone finite sono finite agli arresti domiciliari ed altre 7 sonos tate  sottoposte all’obbligo di dimora; mentre duecento sono gli  indagati, tra cui medici e professionisti.
Ai domiciliari sono finiti Franco Chindamo, 36 anni; Vincenzo Insarda’, di 40, e Maria Teresa Cosentino, 36 anni. Gli inqirenti imputano loro truffe per 300.000 euro che sarebbero state compiute fra il novembre 2011 e settembre 2012. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti dal procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, nel corso di una conferenza stampa tenuta in Questura a Reggio Calabria, alla presenza del questore Raffaele Grassi, del capo della Squadra Mobile Francesco Ratta’ e il vice questore aggiunto Alessandro Sciacca, dirigente del commissariato di Cittanova.
Per gli inquirenti gli organizzatori sarebbero Franco Chindamo, titolare di un’agenzia di infortunistica stradale, e Vincenzo Insarda’, ufficiale della Guardia di Finanza sospeso dal servizio dal 2010. Il modus operandi sarebbe stato sempre lo stesso: individuati mezzi e persone, che venivano indicati nelle telefonate come “partite di calcio” da organizzare, veniva pianificato il falso incidente e si allertavano le forze dell’ordine, che al loro arrivo trovavano le auto spostate dal luogo delo sinistro. La spiegazione era che le persone coinvolte avevano trovato l’accordo e non c’erano feriti. Le forze dell’ordine, pero’, una volta intervenuti, come da prassi, redigevano un verbale, anche se impossibilitate a ricostruire la dinamica. Quel verbale era il punto di partenza del raggiro perche’ le persone coinvolte si recavano al pronto soccorso, e ai medici, assolutamente inconsapevoli ed estranei ai fatti, v dichiaravano di accusare dolori ottenendo prognosi dai 3 ai 5 giorni: quanto bastava per mettere in atto il resto del meccanismo, con richieste risarcitorie da parte della stessa agenzia o di una praticante legale finita agli arresti domiciliari, grazie anche all’intervento dei medici compiacenti, che avrebbero redatto false certificazioni. Contestualmente alle misure cautelari gli agenti hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo del patrimonio aziendale e delle quote sociali della “Chinservices s.r.l.”, agenzia di infortunistica stradale, con sede a Polistena, gestita da Chindamo.

 

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