Ballottaggi: Garante, niente sms di propaganda ai cittadini
Roma – Non si possono inviare sms per la propaganda elettorale ai cittadini. Lo ribadisce il Garante per la protezione dei dati personali che in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, “richiama tutte le formazioni politiche ad attenersi, nello svolgimento della loro attivita’ di propaganda politica, al rispetto delle regole gia’ stabilite per precedenti consultazioni elettorali. A questo proposito – si legge in una nota – con particolare riferimento alla possibilita’ di contattare i cittadini, anche tramite sms, si ribadisce ai partiti politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati il divieto di utilizzare, in attuazione della disciplina europea, i dati contenuti negli elenchi telefonici (cartacei o elettronici) in mancanza di un preventivo consenso”. Allo stesso modo, ribadisce il Garante, “si ricorda che sussiste il generale divieto di utilizzo per finalita’ di propaganda elettorale anche con riguardo ai dati reperiti liberamente sul web (quali recapiti telefonici o indirizzi di posta elettronica). Il mancato rispetto di tali disposizioni, richiamate nel provvedimento generale del Garante del 6 marzo 2014 in tema di propaganda elettorale, configura una violazione amministrativa sanzionabile con una pena pecuniaria”.
Roma – Non si possono inviare sms per la propaganda elettorale ai cittadini. Lo ribadisce il Garante per la protezione dei dati personali che in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, “richiama tutte le formazioni politiche ad attenersi, nello svolgimento della loro attivita’ di propaganda politica, al rispetto delle regole gia’ stabilite per precedenti consultazioni elettorali. A questo proposito – si legge in una nota – con particolare riferimento alla possibilita’ di contattare i cittadini, anche tramite sms, si ribadisce ai partiti politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati il divieto di utilizzare, in attuazione della disciplina europea, i dati contenuti negli elenchi telefonici (cartacei o elettronici) in mancanza di un preventivo consenso”. Allo stesso modo, ribadisce il Garante, “si ricorda che sussiste il generale divieto di utilizzo per finalita’ di propaganda elettorale anche con riguardo ai dati reperiti liberamente sul web (quali recapiti telefonici o indirizzi di posta elettronica). Il mancato rispetto di tali disposizioni, richiamate nel provvedimento generale del Garante del 6 marzo 2014 in tema di propaganda elettorale, configura una violazione amministrativa sanzionabile con una pena pecuniaria”.
