Reggio Calabria – La Polizia di Stato ha smantellato una vera e propria “agenzia di gestione di latitanti”. Ne sono convinti il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, che stamani ha usato questa definizione nel corso della conferenza stampa sugli esiti dell’operazione “Spazio di Liberta’”, e il procuratore capo della Dda, Federico Cafiero De Raho. “Le indagini – ha detto Cafiero De Raho rispondendo ai cronisti – hanno riguardato la rete che ha sostenuto la latitanza di Giuseppe Crea, di Giuseppe Ferraro e anche di Antonio Cilona, personaggi di altissimo rilievo, che si sono avvalsi di una medesima rete. Sembra quasi di trovarci di fronte a un’agenzia per latitanti. D’altro canto se si pensa al luogo in cui Giuseppe Crea e Giuseppe Ferraro si erano nascosti era una casupola creata in un terreno, un altopiano, di proprieta’ di uno dei favoreggiatori, il quale per determinare maggiore copertura, addirittura aveva creato una strada e spianato una parte di quel terreno. Tutto a vantaggio – ha concluso il procuratore – di coloro che dovevano essere garantiti nella protrazione della latitanza”. “Abbiamo operato – ha anche detto il procuratore – nel territorio di Rizziconi e nei comuni limitrofi, in cui la ‘ndrangheta occupa il territorio ed e’ presente con vedette che svolgono il loro lavoro costantemente, con la conseguenza che intervenire con gli arresti
in un luogo come quello in cui e’ avvenuta l’esecuzione del fermo, determina certamente un grosso rischio di ulteriori latitanti”. Tre dei destinatari del fermo si sono sottratti all’esecuzione del provvedimento e sono attivamente ricercati. Si tratta di Francesco Antonio Crea, Mario Luciano Crea e Girolamo Facchineri.
“La tenuta delle operazioni di polizia – ha detto in proposito Cafiero de Raho – e’ sempre altissima, e anche in questo caso, per quanto non siano stati arrestati tutti i destinatari del provvedimento, una gran parte di loro, e anche personaggi di rilievo, sono stati raggiunti dal provvedimento. E’ stata una sorpresa – ha proseguito il procuratore – non trovare i due Crea, che pure rientravano nei nostri obiettivi, anche perche’ la loro famiglia e’ di altissima pericolosita’. E’ vero che costoro non sono al livello di quelli detenuti, ma e’ pur vero che sono comunque esponenti di quella cosca che a Rizziconi ha terrorizzato per anni il territorio”. Le persone fermate sono Achille Rocco Scutella’ di 28 anni, Domenico Facchineri di 24, Luigi Facchineri di 26, Elio Arcangelo Morfea di 21, tutti di Cinquefrondi (RC); Antonio Cutri’, 29 anni, di Reggio Calabria; Giuseppe Antonio Trimboli, 55 anni, di Oppido Mamertina ; Pietro Garzo, 40 anni, di Palmi (RC); Annunziato Garzo, 33 anni, di Reggio Calabria; Vincenzo Rosace, 33 anni, di Oppido Mamertina (RC); Pietro Melito, 27 anni, di Palmi (RC); Pasquale Vitalone, 26 anni, di Reggio Calabria.