Lamezia: Paolo Brosio presenta il “viaggio del cuore”

brosio-paolo-conflt-di Stefania Cugnetto

Lamezia Terme – Un pellegrinaggio che partirà dall’aeroporto di Lamezia per giungere fino a Medjugorje, un “viaggio del cuore”, con il quale l’associazione “Olimpiadi del cuore” finanzierà il progetto del primo pronto soccorso nella città della Bosnia Erzegovina. Un portavoce illustre per questo viaggio, che partirà dal sud Italia (partenze anche dagli aeroporti di Bari, Napoli e Roma) il giornalista Paolo Brosio. Brosio ha parlato della propria esperienza, del “miracolo di conversione” che gli è stato donato dalla Madonna di Medjugorje, del cambiamento radicale della sua vita, “ho trovato il paradiso in Terra – ha spiegato ai giornalisti presenti alla conferenza stampa di presentazione del “viaggio del cuore” – vivo la mia fede con enorme gioia e con l’entusiasmo di un bambino”. Una nuova vita, quella del giornalista italiano, che è passato dalla vita mondana fatta di fama, locali e donne, ad una vita interamente dedicata alla fede e alla preghiera, “ho attraversato un profondo dolore prima di capire che c’era il male nella mia vita – ed ha continuato – ho percepito la fragilità dell’esistenza umana ed ho compreso che la vita può voltarti le spalle in ogni momento, Dio invece non ti abbandona mai”. Una testimonianza intensa, che è passata dal racconto della perdita del padre, alla fine del proprio matrimonio, fino all’incontro con Papa Francesco ed ai numerosi progetti in Bosnia, una casa per anziani e un orfanotrofio. L’obiettivo del pellegrinaggio sarà la costruzione del primo soccorso a Medjugorie, “un progetto ambizioso – ha spiegato Brosio – ma necessario per i numerosi orfani e anziani che vivono lì, ma anche per i tantissimi pellegrini che giungono da ogni parte del mondo”. Il viaggio è previsto per il mese di Ottobre 2016, dal 20 al 25, “vorrei che andassimo a migliaia – ha concluso commosso Brosio – migliaia di meridionali, voi del sud siete il cuore della fede della nostra nazione, vi ammiro perché qui si prega molto e per pregare bisogna essere un po’ folli”.

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