Trasporti: Cnc, alta velovcita’ su linea ferroviaria ionica

ferrovia-jonica-28Catanzaro – “La tragedia da binario unico che ha sconvolto la Puglia e l’Italia intera, piu’ che come incidente a noi pare debba inquadrarsi nella categoria dei disastri annunciati e, in quanto tali, fra i crimini del nostro Paese. Paese in cui le regioni del Sud continuano ad essere trattate dai Governi con atteggiamento di pietismo, di assistenzialismo, di troppa sufficienza rispetto ai problemi; sia chiaro: soprattutto per colpe attribuibili alla classe politica meridionale, la quale utilizzando il refrain ormai scontato e sterile del vittimismo, della criminalita’ e dell’atavico divario, si e’ adagiata nell’alibi che mantiene lo status quo e con tali atteggiamenti mantiene le sue fortune elettorali, anziche’ proporre, rilanciare e portare il Sud, con le sue sole e magnifiche risorse, a primeggiare in Europa”. Lo afferma, in una nota, il movimento civico indipendente “Catanzaronelcuore”. “Non vogliamo – spiega la nota – l’inaugurazione di un’autostrada sapendo gia’ che al taglio del nastro ci sara’ consegnata con oltre 50 chilometri – fra l’altro fra i piu’ critici sotto il profilo del tracciato – non ammodernati, mantenuti nelle condizioni di quarant’anni fa, salvo un restyling che piacera’ solo agli allocchi e ai lecchini del potere. Ne’ ci piace il ridimensionamento dell’alta velocita’ ferroviaria calabrese, definita “light” dal ministro Del Rio poiche’ sul tracciato previsto, quello tirrenico, e’ oggettivamente complicato realizzarla con lo standard migliore. Senonche’ esiste un’alternativa che il nostro Movimento ha da tempo proposto ai vertici della Regione Calabria affinche’, a loro volta, la ribadissero a Renzi e Del Rio: e cioe’ spostare la linea dell’Alta Velocita’ Salerno-Reggio sulla direttrice jonica (questo cambio di direzione potrebbe avvenire piu’ o meno all’altezza di Belvedere Marittimo)”. Cio’, secondo il movimento, garantirebbe tre ottimi risultati in un colpo solo: “Avremmo – si legge – l’alta velocita’ vera e propria da 300 km/ora anziche’ quella “light” del compromesso al ribasso che a noi non piace; la migliore orografia consentirebbe di realizzare l’opera sullo Ionio con un costo medio di 47 milioni/km anziche’ di 96 come previsto sul Tirreno; percorrendo una via guadagneremmo due servizi: Sibari rappresenta infatti un nodo strategico in quanto da li’ l’Alta Velocita’ garantirebbe il collegamento agevole tanto con l’Adriatica passando da Taranto (in Puglia e’ in corso lo studio di fattibilita’ per portare l’Alta Velocita’ da Foggia a Taranto), quanto con la tirrenica. Infine tale soluzione – spiega il movimento – risponde non solo a ragioni di efficienza ma anche di equita’, ovvero dare una risposta definitiva all’isolamento dell’area Jonica”.