Catanzaro – “Rivolgiamo un appello al presidente della Giunta delle elezioni e delle immunita’ parlamentari Dario Stefano affinche’ calendarizzi immediatamente la discussione per procedere all’arresto da parte della magistratura del senatore Stefano Caridi, di Gal”. Lo scrivono, in una nota, i parlamentari del M5S. “Stamattina – spiegano – i Carabinieri hanno condotto un’operazione fondamentale in cui e’ stata individuata la “struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche” e di “interagire sistematicamente e riservatamente con gli ambienti politici, istituzionali ed imprenditoriali”. Cinque gli arresti, eseguiti dai Carabinieri del Ros e da quelli di Reggio Calabria. Lo ripetiamo da sempre che corruzione e mafie sono nel cuore delle istituzioni parlamentari, questa e’ solo l’ennesima dimostrazione. Troppe – scrivono – le richieste che giacciono inevase in Senato, dimenticate volutamente. Vogliamo che Caridi stia in Senato a comporre trame per la ‘ndrangheta, pagato profumatamente dai cittadini, ci rendiamo conto di quanto sia pericoloso per la democrazia? Questa – si sottolinea – e’ la richiesta dei parlamentari M5S della commissione Antimafia e di tutti parlamentari 5 stelle della Calabria”.
“Nell’autunno del 2013 – ricorda la deputata del M5s Dalila Nesci – riuscimmo a cacciare il senatore Antonio ?Caridi? dalla commissione parlamentare antimafia. Oggi ne e’ stato richiesto l’arresto, nell’ambito di un’importante inchiesta. alla Camera mettemmo in evidenza circostanze che rendevano del tutto inopportuna la presenza del politico in quella commissione bicamerale. Come al solito, partiti e apparati di potere tacquero. Noi 5 stelle fummo i soli ad alzare la voce, nello specifico ponendo la questione morale. In seguito – continua la parlamentare – il senatore Caridi ??si proclamo’ esterrefatto, sostenendo che si trattava di un attacco privo di fondamento e annunciando possibili azioni legali contro di noi, perche’ a suo giudizio con tanta superficialita’ e ingiustificato livore politico tentammo di infangarne il buon nome e l’onorabilita’. Allora e’ bene – conclude Nesci – ribadire che il Movimento 5 Stelle interviene sempre prima, a partire dai propri eletti, sulla base del principio che prevenire e’ meglio che curare. La storia ci ha dato ragione, nel caso di specie. Adesso il Senato dovra’ dimostrare coscienza politica e consentire che l’attuale vicenda del senatore Caridi sia definita dalla giustizia penale”.