Carceri: Rossano, il Sappe denuncia gravi episodi di violenza
Rossano (Cosenza) – “Gravissimi episodi di violenza posti in essere nel carcere di Rossano, ad opera di un detenuto sottoposto al regime di alta sicurezza”. Lo denunciano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segeratrio nazionale. “L’uomo – aggiungono – ha aggredito lo psichiatra del carcere e ieri ha posto in essere un comportamento violento anche nei confronti di un ispettore della polizia penitenziaria. Probabilmente affetto da problemi psichiatrici, il detenuto non e’ nuovo ad episodi di questo tipo, avendo gia’ posto in essere comportamenti violenti anche in altri istituti della regione. Secondo quanto ci e’ stato riferito l’uomo vorrebbe stare in cella da solo, ma nel carcere di Rossano non ci sono spazi adeguati, considerato che non esiste neanche la sezione isolamento, poiche’ l’Amministarziine regionale ha provveduto ad occupare l’ultima sezione libera con i detenuti sottoposti al regime del 14 bis dell’ordinamento penitenziario, ovvero coloro che compromettono la sicurezza o turbano l’ordine negli istituti, con violenza o minaccia impediscono le attivita’ degli altri detenuti o internati, nella vita penitenziaria si avvalgono della stato di soggezione degli altri detenuti neiA loro confronti. Il carcere di Rossano e’ ormai diventato un istituto con rilevanti problematiche, derivanti dalla particolare tipologia di detentivi reclusi. Infatti, oltre alla sezione dedicata ai detenuti islamici, quindi gia’ condannati o sottoposti a procedimenti per reati di terrorismo internaziinale, ci sono piu’ della meta’ dei reclusi sottoposti al regime di alta sicurezza, perche’ appartenenti alla criminalita’ organizzata, oltre alla sezione dedicata ai detenuti sottoposti al regime di cui all’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario. Sarebbe opportuno – cpnco’ludono i sindacalisti – che l’amministrazione centrale provvedesse a riorganizzare in maniera diversa l’istituto di Rossano, alleggerendo anche i carichi di lavoro del personale che, negli ultimi anni, ha accumulato otre 20.000 ore di lavoro straordinario, con punte di oltre 500 ore procapite, mai retribuite”.
Rossano (Cosenza) – “Gravissimi episodi di violenza posti in essere nel carcere di Rossano, ad opera di un detenuto sottoposto al regime di alta sicurezza”. Lo denunciano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segeratrio nazionale. “L’uomo – aggiungono – ha aggredito lo psichiatra del carcere e ieri ha posto in essere un comportamento violento anche nei confronti di un ispettore della polizia penitenziaria. Probabilmente affetto da problemi psichiatrici, il detenuto non e’ nuovo ad episodi di questo tipo, avendo gia’ posto in essere comportamenti violenti anche in altri istituti della regione. Secondo quanto ci e’ stato riferito l’uomo vorrebbe stare in cella da solo, ma nel carcere di Rossano non ci sono spazi adeguati, considerato che non esiste neanche la sezione isolamento, poiche’ l’Amministarziine regionale ha provveduto ad occupare l’ultima sezione libera con i detenuti sottoposti al regime del 14 bis dell’ordinamento penitenziario, ovvero coloro che compromettono la sicurezza o turbano l’ordine negli istituti, con violenza o minaccia impediscono le attivita’ degli altri detenuti o internati, nella vita penitenziaria si avvalgono della stato di soggezione degli altri detenuti neiA loro confronti. Il carcere di Rossano e’ ormai diventato un istituto con rilevanti problematiche, derivanti dalla particolare tipologia di detentivi reclusi. Infatti, oltre alla sezione dedicata ai detenuti islamici, quindi gia’ condannati o sottoposti a procedimenti per reati di terrorismo internaziinale, ci sono piu’ della meta’ dei reclusi sottoposti al regime di alta sicurezza, perche’ appartenenti alla criminalita’ organizzata, oltre alla sezione dedicata ai detenuti sottoposti al regime di cui all’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario. Sarebbe opportuno – cpnco’ludono i sindacalisti – che l’amministrazione centrale provvedesse a riorganizzare in maniera diversa l’istituto di Rossano, alleggerendo anche i carichi di lavoro del personale che, negli ultimi anni, ha accumulato otre 20.000 ore di lavoro straordinario, con punte di oltre 500 ore procapite, mai retribuite”.
