Ass. ex Consiglieri regionali giù le mani Parco Aspromonte

associazione-consiglieriLamezia Terme – “Giù le mani dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Occorre sbarrare la strada alla illegalità ed ai reiterati tentativi intimidatori di mettere sotto scacco l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte ed il suo Presidente, Giuseppe Bombino, e con essi quanti amano e coltivano la legalità ed il progresso civile, culturale, sociale ed economico della Calabria.
Così recita un comunicato stampa dell’Associazione degli ex Consiglieri regionali della Calabria, presieduta da Stefano Arturo Priolo, divulgato al termine della riunione dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione, riunito a Lamezia Terme il 5 settembre, che così prosegue.
“Allarmati da più manifestazioni criminali della ‘ndrangheta, portate alla luce dalla combinata e sinergica azione della Magistratura e delle forze dell’ordine, sia in Calabria che in Italia, vogliamo anche noi unirci alla voce di quanti amanti della legalità e del progresso della nostra terra, lavorano e si sentono impegnati a favorirne lo sviluppo economico, sociale e culturale.
Sin dal 1999 con una pubblicazione dal titolo “Parchi ed Aree protette in Calabria: una risorsa” ci siamo interessati della montagna calabrese, invocando una apposita e mirata politica. In diverse, successive iniziative, abbiamo continuato a discutere e discuterne della montagna e dei Parchi, assieme al mondo del sapere ed agli Istituti di Ricerca e, proprio per questo fine anno, abbiamo programmato una iniziativa riepilogativa dell’interesse manifestato su ciascun Parco Nazionale esistente nella nostra Regione; una iniziativa pensata e progettata assieme alla Federparchi Calabria, di cui é Presidente il Prof. Bombino, già pubblicizzata con un “preavviso” inserito nel n. 2 della nostra Agenzia “Opinioni Calabria” alla fine di Luglio.
Vogliamo con questa iniziativa riproporre all’attenzione generale del sistema istituzionale la valenza della montagna calabrese, nella quale la presenza dello Stato deve andare oltre la sua presenza burocratica, per assurgere al ruolo di governo reale del territorio, al servizio dei cittadini, organizzato in maniera sinergica, con interventi mirati allo sviluppo e raffinate tecniche investigative, capaci di debellare la malapianta che imperversa sul territorio ed impedisce con ogni mezzo e con ogni lusinga, qualsiasi suscettività di sviluppo civile, sociale e democratico. Su questo tema, che sovrasta ogni altra discussione, l’Associazione chiederà nei prossimi giorni di incontrare i Presidenti della Regione e del Consiglio Regionale e con l’occasione presentare le sue iniziative per l’ultima parte dell’anno 2016, già fissate nei prossimi mesi, approvate nella riunione di oggi dell’Ufficio di Presidenza.