Arpacal: assemblea personale, notizie distorte su ruolo agenzia

Arpacal-sede-cz-450Catanzaro – Si e’ svolta nei locali della sede centrale dell’Arpacal, a Catanzaro, l’assemblea sindacale del personale dell’Agenzia, richiesta, spiega una nota, “a seguito degli ultimi avvenimenti riguardanti diverse problematiche ambientali su scala regionale trattate dai mass media in maniera talmente distorta da far apparire il personale dell’agenzia, dirigenza e comparto, incompetente e corrotto e minando la professionalita’ di chi, quotidianamente, opera sul territorio mettendo a disposizione, come da compiti istituzionali, le proprie competenze professionali volte alla tutela dell’ambiente e della salute umana”. All’assemblea erano presenti il segretario regionale della Funzione Pubblica della Cgil, Alfredo Iorno, e per la Uil, il segretario Francesco Maltese. “Il personale – si legge in un documento – ha rappresentato il disagio che deriva dalla crescente mancanza di autorevolezza dell’Agenzia che, sebbene ente strumentale della Regione, viene posta in subordine da quest’ultima nei confronti dei diversi comitati che a vario titolo si assurgono a protettori dell’ambiente con tesi supportate da analisi svolte privatamente eludendo il carattere di imparzialita’ e scientificita’ che caratterizza l’operato dei tecnici dell’Agenzia nello svolgimento dei compiti istituzionali. Tale situazione, spesso, sfocia in un allarmismo sociale (al limite del procurato allarme) che mette l’Arpacal e, conseguentemente, i suoi tecnici in condizione di svolgere attivita’ aggiuntive solo ed esclusivamente per placare gli animi dei cittadini non sempre tecnicamente e scientificamente necessarie. Il personale presente all’Assemblea – prosegue la nota sindacale – ritiene che tutto cio’ possa essere scongiurato, anche al fine di evitare il danno erariale, sensibilizzando la parte politica a dare la giusta valenza alle criticita’ ambientali che i vari Comitati denunciano, considerando nevralgico il passaggio tecnico con l’agenzia, e difendendo la terzieta’ e scientificita’ dell’operato dei tecnici dell’agenzia nei confronti degli attacchi mediatici suesposti”.

E’ stato ribadito, inoltre, il disappunto dei presenti “nei confronti delle scelte regionali in relazione all’esternalizzazione di alcune attivita’ che in tutte le altre Regioni vengono affidate alle Arpa, come ad esempio il monitoraggio dei corpi idrici superficiali, che distraggono capitale economico, professionale e scientifico all’Agenzia stessa ponendo un punto interrogativo sul perche’ cio’ avvenga. La regione Calabria deve necessariamente guardare alla legge di riorganizzazione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e ricercare una strategia operativa che dia uniformita’ operativa con ISPRA e le altre ARPA alla luce dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali (LEPTA”)”.
Nel documento. si prende atto “della volonta’ da parte del segretario regionale della Cgil Alfredo Iorno, a cui si associa il segretario Francesco Maltese, di voler richiedere alla Regione, in tempi brevi, un incontro con l’assessore all’Ambiente al fine di rappresentare quanto emerso durante l’assemblea e di proporre il trasferimento della corretta quota del Fondo Sanitario Regionale da attribuire ad Arpacal in base a quanto stabilito dalla legge. Tale adeguamento finanziario – e’ scritto – risulta necessario al fine di superare lo stato di criticita’ economica in cui versa l’agenzia che riesce a coprire le spese del personale (gia’ fortemente sottodimensionato) impiegando circa il 90% di quanto viene ad oggi trasferito”.