Caporalato: Reggio, insediato tavolo coordinamento

prefetto-rc-dibariReggio Calabria – Oggi pomeriggio al Palazzo del Governo di Reggio Calabria, il Prefetto Michele di Bari ha presieduto la riunione di insediamento del Tavolo permanente di coordinamento previsto dal Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura Cura-legalita’-uscita dal ghetto sottoscritto, a livello nazionale, il 26 maggio scorso, dal Ministero dell’Interno, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dalle ACLI Terra, dalla Caritas Italiana, dalla Croce Rossa Italiana, da Libera – Associazioni, nomi, numeri contro le mafie, dall’Alleanza delle cooperative italiane, dalla Coldiretti, dalla Confagricoltura, dalla C.I.A., dalla COPAGRI e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL per realizzare una “rete”, costituita da tutti i soggetti interessati, per la messa in campo di una serie di iniziative che realizzeranno progetti concreti contro il fenomeno del caporalato e il miglioramento delle condizioni di accoglienza dei lavoratori. Il Tavolo di coordinamento, composto dai Rappresentanti delle articolazioni periferiche delle Istituzioni e degli Organismi nazionali firmatari del citato Protocollo e dai Responsabili delle Forze dell’Ordine, avra’ il compito di monitorare e sollecitare interventi a favore dei lavoratori del settore agricolo volti a prevenire l’insorgenza di problematiche sanitarie, a promuovere la legalita’ e la sicurezza nei rapporti di lavoro, ad attivare percorsi di integrazione, anche abitativa, e di inclusione sociale dei lavoratori stranieri nonche’ servizi di orientamento al lavoro, mediante i Centri per l’impiego, in prossimita’ dei luoghi di stazionamento dei migranti. Le iniziative saranno rivolte a favore dei lavoratori agricoli impiegati nell’intero territorio provinciale. Le attivita’ oggetto della convenzione, compresi i servizi di prevenzione e contrasto di cui all’obiettivo strategico di focus ‘ndrangheta denominato “Controlli su aree di cantiere, luoghi di lavoro, lavoro nero, intermediazione illecita di manodopera”, saranno svolti sopratutto nella Piana di Gioia Tauro dove maggiore e’ l’incidenza del fenomeno. Nel corso della riunione e’ stato condiviso un percorso di lavoro che prevede come iniziativa prioritaria la sottoscrizione di una convenzione atta a definire compiti e funzioni delle parti coinvolte.