Truffa a clienti Poste Italiane, eseguite 7 custodie cautelari

polizia-postale-450Bologna – Avvalendosi della complicita’ di funzionari postali ‘infedeli’ truffavano ignari clienti di Poste Italiane e poi ne riciclavano i proventi illeciti. La fronde piu’ rilevante ai danni di un correntista, al momento sono 15 le vittime accertate, ammonta a 500mila euro: sono i contorni di un’indagine, coordinata dalla Procura di Bologna, nei confronti di un presunto gruppo criminale operante tra l’Emilia Romagna ed il Lazio. Gli agenti della polizia postale di Bologna e Roma, con il coordinamento del servizio polizia postale e delle comunicazioni, hanno eseguito questa mattina sette misure di custodia cautelare (tre in carcere e quattro ai domiciliari) emesse dal gip di Bologna. Nel corso delle indagini sono stati bloccati prelievi illeciti per oltre 300mila euro.

L’inchiesta ha preso spunto dal fermo, eseguito nel settembre 2014, di un incensurato cinquantenne bolognese, accusato di riciclare somme di denaro provento di frodi ai danni di clienti della Societa’ Poste titolari di libretti o conti correnti. L’analisi dei movimenti finanziari dell’indagato ha consentito agli investigatori di fare luce su un complesso sistema di frodi ai danni di correntisti di Poste Italiane. Il gruppo, questa la ricostruzione degli investigatori, operava modificando i registri relativi ai rapporti finanziari delle vittime per sottrarne le giacenze presenti e trasferirle su posizioni surrettizie (libretti di risparmio postali “clonati”). Secondo il quadro accusatorio, il denaro sottratto veniva poi riciclato attraverso l’emissione di vaglia postali e successivi prelievi per contanti compiuti sul territorio nazionale da complici del cinquantenne bolognese, un 69enne calabrese ed un 45enne reggiano, rispettivamente padre e figlio. Questi ultimi, sfruttando la complicita’ di due consulenti finanziari di uffici postali, provvedevano a monetizzare le somme illecitamente sottratte attraverso una rete di complici sul territorio. Fondamentale, sottolinea la polizia, e’ stata la collaborazione dell’ufficio “Fraud Management” di Poste Italiane, grazie al quale e’ stato possibile passare ai ‘raggi x’ l’intera movimentazione di denaro legata alle attivita’ del gruppo ed acquisire prove in merito al coinvolgimento dei due dipendenti ‘infedeli’, all’interno dei due uffici postali interessati di Formigine (Modena) e di Fontenuova (Roma), e dei rispettivi ‘collaboratori’.