Minorenne stuprata: Marziale, escluso da riunione con Boschi

Marziale070716
Reggio Calabria – “Ho appreso della venuta a Reggio Calabria del ministro Maria Elena Boschi dal lancio di un giornale online intorno alle 20,00 di mercoledi’ sera. Ho prontamente chiamato il Capo di Gabinetto del Prefetto Michele di Bari per avere ulteriori informazioni e soltanto cosi’ ho ricevuto l’invito a partecipare all’incontro, troppo tardi per posticipare la conferenza stampa gia’ programmata da tempo per l’indomani, a Catanzaro, sulla dispersione scolastica, con l’Assessore regionale alla scuola, Federica Roccisano, e con il dirigente scolastico regionale Diego Bouche'”. E’ quanto afferma in una nota il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, “il primo ad annunciare la determinazione di costituirsi parte civile contro gli abusanti della bambina di Melito Porto Salvo.Incalzato dalle domande dei colleghi giornalisti sulla mia assenza in Prefettura – continua il Garante – ho spiegato come sono andate le cose. E’ vero che il mio nome e’ stato inserito nottetempo nell’elenco degli invitati all’incontro con il ministro Boschi, ma e’ altresi’ vero che si e’ trattato di un invito postumo dopo una telefonata di chiarimenti con gli uffici della Prefettura sulla mancata considerazione della figura del Garante, un’istituzione che merita rispetto nella stessa misura in cui e’ chiamata, a sua volta, a rispettare le altre istituzioni”.

Marziale prosegue affermando: “Se in un primo momento mi ero convinto di una dimenticanza, apprendendo che nemmeno il Procuratore della Repubblica per i Minorenni, Giuseppina Latella, che ha svolto nella turpe vicenda un ruolo chiave, il dirigente scolastico Bouche’ e l’Assessore alla scuola Roccisano sono stati invitati, mi e’ venuto spontaneo il dubbio che non si sia trattato di gaffe, ma di un’azione che esclude figure istituzionalmente rilevanti: e allora chiedo spiegazioni, prima delle quali, conoscere i componenti della cabina di regia dell’evento”.
Per Marziale, “non e’ possibile, inoltre, non rilevare come l’andamento del dibattito in corso abbia assunto una piega di stampo “femminista”, sacrosanta perche’ una donna deve essere rispettata a qualsiasi eta’ ed e’ bene che la risposta sia corale, ma escludere il Garante da un fatto di pedofilia e’ quanto di piu’ grave possa accadere. Se poi – termina Marziale – si e’ trattato veramente di dimenticanza, la responsabilita’ dell’esclusione non e’ meno grave e all’imminente Conferenza Nazionale dei Garanti portero’ all’ordine del giorno gli accadimenti”.