Ciampi: Fittante “uomo di grandi doti umane”

fittantelam450Lamezia Terme – ” Il mio doveroso inchino alla memoria del Presidente Carlo Arzeglio Ciampi. Uomo di grandi doti umane, di indiscutibili qualità professionali, di notevole equilibrio. Antifascista, Partigiano, Azionista che credeva nella Reesistenza e che aveva fatto della Costituzione Repubblicana la Bibbia civile. L’Italia,la sua Patria, perde una Personalità europeista convinto che ha contribuito a salvare il Paese schierandola tra i fondatori dell’euro”. Lo dichiara l’ex parlamentare Costantino Fittante che ricorda di avere “avuto l’onore di conoscere da Parlamentare a il Presidente Carlo Arzeglio Ciampi in tre occasioni. Facevo parte della Commissione Bicamerale sul fenomeno della Mafia. Egli venne – prosegue – in Commissione, da Governatore della Banca d’Italia, per essere sentito sui problemi del credito e della possibile utilizzazione da parte delle cosche delle Banche per riciclare il danaro sporco. In quegli incontri vennero affrontate le criticità della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania”. Fittante chiama alla memoria che “assieme all’onorevole Giacomo Mancini e al senatore Salvatore Frasca ci siamo battuti perchè ci fossero forniti gli elenchi dei crediti incagliati o in sofferenza, per i quali, l’Istituto calabrese si preparava a deliberare l’inesigibilità”. Ed ancora nel suo racconto ricorda che “il Presidente Ciampi resistette dietro lo scudo del “segreto bancario” continuando a fornirci i dati complessivi, ma senza mai scendere nei paricolari, pur riconoscendo che, per l’entità dei crediti incagliati o in sofferenza, la condizione della Cassa era abbastanza precaria”. Fittante facendo ricorso al ricordo riferisce che “dopo diversi incontri e per la nostra insistente richiesta, propose una soluzione: fornire alla Commissione una sola copia degli elenchi dettagliati; potevano consultarli solo i Parlamentari Membri della Commissione, preventivamente a richiesta autorizzati dal Presidente della stessa – una sorta di impegno alla riservatezza – e alla presenza di due Guardie di Finanza, senza possibilità di fotocopiare parti o di prendere appunti. Così avvenne”. Nel ripercorrere quei fatti Fittante richiama alla memoria che lui aveva “presentato una interrogazione al ministro del Tesoro Goria, dal quale avevo avuto una risposta scritta, che tutto sommato lasciava intendere la presenza di creditori in sofferenza in qualche modo legati o assoggettati alla delinquenza organizzata campana e/o calabrese, ho avuto modo non solo di individuarli ma di conoscere anche quanti lametini avevano crediti incagliati o in sofferenza per diverse centinaia di milioni di lire”. Nell’attualizzare ciò che fece da parlamentare Fittante ancora rivive il fatto che
“dopo pochi mesi da questo passaggio parlamentare, a Camere ormai anticipatamente sciolte ( 1987), l’intero Consiglio di Amministrazione della cassa di risparmio venne arrestato”. Ma “al processo che ne seguì, vennero tutti assolti”. Comunque per Fittante “seguì, però, una profonda trasformazione degli assetti e degli organismi della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania. Il Presidente Ciampi aveva consentito, unico esempio della lunga storia della Banca d’Italia, la consultazione degli elenchi di clienti di una Banca, senza la violazione del segreto bancario, ma nel supremo interesse del sistema del credito. E io – conclude la memoria – sono stato uno dei pochi Parlamentari d’Italia che ha potuto utilizzare questa deroga”.