Renzi: ponte sullo Stretto, noi ci siamo; reazioni

ponte-stretto-450Milano  – Per il ponte sullo Stretto “noi siamo pronti, noi ci siamo”. Lo ha affermato il premier, Matteo Renzi, intervenendo a Milano alla celebrazione dei 110 anni del Gruppo Salini. “Bisogna completare il collegamento tra Napoli e Palermo – ha detto – un’operazione che porti 100 mila posti di lavoro e serva a togliere la Calabria dall’isolamento e avere la Sicilia piu’ vicina. In questo vi sfido – ha aggiunto rivolgendosi a Pietro Salini, patron del Gruppo – se siete in condizione di portare le carte e di sbloccare quello che e’ fermo da 10 anni noi siamo pronti, noi ci siamo”.

Ponte Stretto: Ap, nostra pdl sia in Aula Camera entro anno
La legge per sbloccare la realizzazione del Ponte sullo Stretto sia inserita nel calendario della Camera dei prossimi tre mesi. E’ la proposta che Area popolare presentera’ alla capigruppo di giovedi’ prossimo. Lo ha annunciato il capogruppo Maurizio Lupi nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio esprimendo apprezzamento per le parole pronunciate oggi dal presidente del consiglio. Renzi, ha sottolineato Lupi, “ha detto si’ alla nostra proposta di riprendere il progetto. Ora serve una legge che dica che il Ponte si realizzera’”.

 

Ponte stretto: Matteoli, vediamo se Renzi piega Pd e sinistra
“Viene proprio da ridere di gusto a sentire Renzi sul Ponte sullo Stretto di Messina. Adesso mi aspetto che anche i piu’ riottosi nel Pd e nella sinistra, quelli che hanno urlato allo scandalo contro Berlusconi e il suo governo che il Ponte lo stavano costruendo, dicano di aver cambiato parere. Oppure che si siano piegati al volere dello statista fiorentino. Aspettiamo e vediamo”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Altero Matteoli, gia’ ministro delle Infrastrutture nell’ultimo governo Berlusconi.

Ponte Stretto: Santelli (Fi), Renzi annuncia l’impossibile
“E’ diventato come il Divino Otelma, dopo avere criticato per anni il vecchio sistema : pur di tentare di vincere il referendum Renzi sarebbe disposto ad annunciare l’impossibile. Lo afferma Jole Santelli, deputato di Forza Italia. “Un premier che dice bugie cosi’ evidenti – prosegue Santelli – da tentare di negare che il Senato che lui vuole sarebbe composto da consiglieri regionali, dando loro quella immunita’ che ora non hanno. L’Italia di Renzi in 30 mesi – dice Santelli – pur con condizioni favorevoli e’ cresciuta zero, l’occupazione e’ rimasta stagnante nonostante il Jobs act, il Sud langue e la presenza di immigrati supera qualsiasi precedente. Renzi in Europa non viene nemmeno invitato – dice Santelli – dopo che ha svolto alla lettera i compitini affidatigl : siamo al parossismo assoluto. Ora parla del Ponte ma la sua maggioranza non glielo farebbe fare mai. E’ stato lui a trasformare questo referendum in fatto personale – conclude Santelli – e oggi che e’ alla frutta cerca di fare il Mago Otelma de noantri”.
Ponte Stretto: industriali Calabria, ok Renzi ma serve sistema
“Le affermazioni di Renzi riguardo al Ponte sullo Stretto sono la conferma di una grande attenzione che il governo ha verso il Sud e in particolare verso la Calabria e la Sicilia, ma accanto a quest’opera maestosa, che e’ bene realizzare anche per non incorrere nelle penali previste, serve un sistema di trasporti integrato per le persone e le merci”. Natale Mazzuca, presidente di Unindustria Calabria, l’associazione che raccoglie gli industriali aderenti a Confindustria, accoglie come una buona notizia le parole del presidente del Consiglio circa la necessita’ di costruire il collegamento stabile fra la Sicilia e il Continente. “Pero’ – dice all’Agi – accanto al ponte servono altre infrastrutture, come l’alta velocita’ ferroviaria, che non deve arrestarsi a salerno, la nuova statale ionica, in alcuni tratti gia’ realizzata; i collegamenti aeroportuali e portuali ed il completamento dell’A3 anche nel tratto fra Cosenza e Altilia Grimaldi, per il quale e’ previsto solo il restyling. Il Ponte – dichiara ancora Mazzuca – avvicinera’ la Sicilia al Continente, ma sara’ anche un’opera di grande importanza turistica per le due regioni coinvolte, un grande attrattore, per cui sara’ un fattore di sviluppo”.
Ponte Stretto: Salini, se si riparte pronto in sei anni
Il Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe essere pronto in sei anni “se si potesse iniziare domattina”. Lo ha affermato Pietro Salini, a.d. di Salini Impregilo, commentando a margine delle celebrazioni per i 110 anni del gruppo la sollecitazione di Matteo Renzi a riprendere in mano il progetto. “Noi siamo sempre pronti – ha detto – vanno riprese le discussioni con le Ferrovie e con l’Anas, che sono gli stakeholders del progetto, poi dovremmo preoccuparci di vedere la fattibilita’ finanziaria. Si tratta di un’opera gia’ in concessione, il consorzio e’ sempre quello e noi abbiamo il 40%; va trovato il modo di rendere la spesa meno impattante sui conti dello Stato”. Secondo Salini “se creiamo le condiziomi per investire dovremmo riuscire a mobilitare la finanza necessaria e a quel punto il ponte lo possiamo costruire con i soldi degli altri. Creerebbe 100mila posti di lavoro e ritorni giganteschi per il paese. I tempi non dipendono da me ma se potessi iniziare domattina i sei anni sarebbe pronto”. Nessun rischio di carattere ambientale, rassicura, o sulla fattibilita’ dell’opera: “Il problema non e’ tecnico, ma di carattere politico, burocratico e di spesa”.

Ponte stretto: M5S, da Renzi solo debiti per opere inutili
“Renzi il finto rottamatore utilizza argomenti da Prima Repubblica”, afferma Andrea Cioffi, capogruppo M5S in commissione Lavori pubblici al Senato. “Promette che con il faraonico e senza senso ponte di Messina si realizzeranno 100.000 posti di lavoro. E i debiti per lo Stato? Sembrano le promesse di Berlusconi o quelle di Montezemolo per le faraoniche ‘Olimpiadi di Roma 2024′ che in realta’ creerebbero solo debiti faraonici per lo Stato e Roma Capitale”, aggiunge. “Ma e’ lo stesso Renzi che il 1 ottobre 2012 dichiarava ‘continuano a parlare dello Stretto di Messina, ma io dico che gli otto miliardi li dessero alle scuole per la realizzazione di nuovi edifici e per renderle piu’ moderne e sicure’?”, si chiede. “Il Ponte sullo Stretto di Messina e’ un opera inutile e costosissima. Quelle risorse vengano utilizzate semmai per finanziare misure di sostegno al reddito per ridare dignita’ a 9 milioni di cittadini o per le opere di manutenzione ed efficientamento energetico degli edifici pubblici e la manutenzione delle nostre strade”, osserva ancora.

Ponte Stretto: Viotti (Pd), le priorita’ sono altre
“La manfrina del Ponte sullo Stretto ormai e’ diventata stucchevole. Se ne parla da anni e non e’ una priorita’ ne’ per il Paese ne’ per la Sicilia ne’ per le nostre imprese del settore edile”, afferma Daniele Viotti, eurodeputato Pd. “Come governo e come partito Democratico – prosegue – piuttosto che rimanere ancorati alle vecchie e spesso inconcludenti idee di grandi opere, dovremmo pensare a un grande piano di piccole opere pubbliche per mettere in sicurezza il nostro disastrato Paese, pensando ai nostri fiumi, alle nostre montagne, ai paesi a rischio dissesto e alle piccole imprese”.
Ponte stretto: Bianchi, sfida necessaria per grandi opere Sud
“Il Ponte sullo Stretto e’ una sfida necessaria per dare un’immagine del Sud che ce la fa a realizzare delle grandi opere”. Cosi’ Dorina Bianchi, sottosegretario al ministero dei Beni e della attivita’ Cultuali e del Turismo intervenendo alla presentazione del Programma ‘Cultura Crea’ presso il museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.

Ponte Stretto: Civati, regalo Renzi per 80 anni Berlusconi
“E’ evidente che l’annuncio del premier Renzi circa il Ponte sullo Stretto, e i centomila posti di lavoro che ne seguiranno, rappresenti un sincero tributo per gli 80 anni del suo padre spirituale, Silvio Berlusconi: nei toni, nelle parole e nelle contraddizioni”. Lo afferma l’ex Pd Pippo Civati, riferendosi al compleanno del leader FI, che cade giusto giovedi’.

Ponte Stretto: Librandi, si’ ma solo con soldi privati
“Penso che il Ponte sullo Stretto sia un progetto ambizioso, di cui si parla da anni, necessario per lo sviluppo del Meridione. Insieme alla Salerno-Reggio Calabria, potrebbe rappresentare la spina dorsale su cui innestare il rilancio del Sud Italia. Credo pero’ che, vista la situazione ancora grave del nostro debito pubblico, non si debba aggiungere un capitolo di spesa cosi’ importante alle finanze statali”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “Per questo ritengo che si debbano coinvolgere esclusivamente i privati. Gli imprenditori sarebbero orgogliosi di partecipare a un progetto cosi’ ambizioso, che potrebbe diventare simbolico per il nostro paese e per il nostro sud e, allo stesso tempo, si verrebbero a creare business e posti di lavoro sani, a costo zero per lo Stato”, conclude Librandi.

Ponte Stretto: Scotto, Renzi ha iniziato campagna referendaria
“Il presidente del Consiglio Renzi con l’ennesima ‘sparata’ sul Ponte sullo Stretto ha inaugurato la campagna referendaria. Da qui al 4 dicembre ne vedremo delle belle. Non potendo convincere gli italiani sulla bonta’ dello stravolgimento della nostra Carta costituzionale Renzi non fara’ altro che moltiplicare le promesse. Oggi il Ponte domani chissa’”, afferma il capogruppo alla Camera di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, commentando le parole di Renzi all’assemblea per i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo.
“Vorrei ricordare a Renzi che questa opera mai iniziata e’ gia’ costata ai contribuenti italiani parecchi soldi. Il tutto senza nemmeno una pietra posata – prosegue il capogruppo di Sinistra Italiana – Saranno i cittadini calabresi e siciliani a dire di no ad un’opera pubblica buona solo per le clientele e per gli affari delle mafie e assolutamente inutile per lo sviluppo di quell’area. Renzi si preoccupi dello stato in cui si trova il nostro Paese e lasci stare le opere inutili”.

Ponte Stretto: Biondo (Uil), ben vengano investimenti al Sud
“Io personalmente e la Uil come organizzazione siamo sempre stati favorevoli alla costruzione del Ponte. Il vero problema del Sud e’ la carenza di investimenti pubblici. Quando arrivano sono benvenuti”. Lo ha detto all’Agi Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, commentando le parole del presidente del consiglio, Matteo Renzi. “Il ponte sullo Stretto di Messina – dice – potrebbe creare una macroarea Calabria-Sicilia, mobilitando risorse ingenti e favorendo lo sviluppo delle due regioni. Noi non diciamo no, come e’ stato fatto per le olimpiadi a Roma. Il pericolo della corruzione e del malaffare va scongiurato attraverso meccanismi che evitino la corruzione e soprattutto che l’opera non resti un’incompiuta. Su queste basi – dice Biondo – per noi il ponte si puo’ fare”.

Ponte stretto:Di Battista,a Renzi telefonate costruttori incaz…
“Dopo il NO alle olimpiadi Renzi e’ corso ai ripari. “Avanti con il ponte sullo stretto!”. Evidentemente negli ultimi 4 giorni ha ricevuto troppe telefonate di costruttori incazzati. Anche oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma su chi sono i datori di lavoro del Presidente del Consiglio. #IoDicoNo”. Cosi’ su Facebook il deputato M5S, Alessandro Di Battista.

Ponte Stretto: Sposato (Cgil), “prima strade, ferrovie e lavoro”
“Prima di costruire il ponte sullo Stretto e’ necessario collegare la Calabria ai grandi circuiti europei come il corridoio Berlino-Palermo, attraverso l’alta velocita’ ferroviaria, l’ammodernamento della statale 106, il completamento dell’A3, il porto di Gioia Tauro, il potenziamento della linea ferroviaria ionica che e’ ancora a binario unico e non e’ elettrificata. Non basta l’effetto annuncio di progetti che non hanno nessuna solidita’ economico-finanziaria”. E’ scettico davanti alle parole del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato. “Da Renzi – dichiara all’Agi – ci aspettiamo altro che annunci riguardanti un’opera di cui si parla da 40 anni. Occorre ammodernare l’intero tracciato dell’A3, compoletare la 106 ferma a Sibari. E soprattutto – dice – bisogna mettere in sicurezza il territorio calabrese, esposto al rischio idro-geologico come gran parte del territorio italiano. L’annuncio del ponte – aggiunge – mi sembra una trovata in vista della scadenza referendaria. Noi – dice ancora Sposato – vogliamo parlare del piano per il lavoro e di Gioia Tauro. Se Renzi intende fare seriamente – conclude il segretario della Cgil calabrese – convochi subito un tavolo nazionale per illustrare la sua politica di investimenti per il Mezzogiorno con le parti sociali. Vogliamo capire di cosa parla in concreto”.
Ponte stretto:Brunetta,Renzi patetico depista per referendum
“#referendum #PontesulloStretto #Renzi Dopo la figuraccia sulla data del referendum costituzionale, con la consultazione che si terra’ venti giorni prima di Natale; dopo la figuraccia sulla scheda spot del quesito referendario, che gli e’ valsa critiche bipartisan e un ricorso del Codacons al Tar e alla Cassazione; dopo gli schiaffi beccati nei confronti pubblici fatti con i sostenitori del ‘no’ e i fischi che i militanti del Pd gli hanno riservato alla sua festa dell’Unita’ a Bologna; dopo aver mandato la fida Boschi in giro per il Sud America a caccia del voto degli italiani all’estero”. Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
“Dopo tutti questi scivoloni, oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, butta la palla in tribuna e tira fuori dal cilindro il Ponte sullo Stretto. Chiaro l’obiettivo del premier. Deviare l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema che non sia il referendum confermativo, considerando anche una campagna per lui tutta in salita e i sondaggi, che in modo unanime, danno il fronte del ‘no’ in netto e crescente vantaggio”. Per Brunetta “Renzi prova dunque il depistaggio, da professionista del bla-bla-bla qual e’. Il premier mai eletto vuole togliere dai giornali le polemiche per lo piu’ da lui causate in merito al referendum, gli serve uno spartiacque, un cambio di gioco per ripartire”.
“Mi spiace caro Renzi ma gli italiani ti hanno sgamato. Le tue balle, i tuoi trucchi non convincono piu’ nessuno. Patetico e ridicolo. Cambia il tuo sbadato e superficiale ghostwriter. Presto, con la vittoria del ‘no’ al referendum, andrai a casa”, conclude Brunetta.

Ponte Stretto: Tramonti (Cisl), ok opera ma piano sia complessivo
Si al ponte sullo Stretto di Messina come fattore di rottura dell’isolamento della Calabria, ma nell’ambito di un disegno complessivo finalizzato a dotare la regione di ferrovie e strade efficienti. Questo, in sintesi, il parere di Paolo Tramonti, segretario della Cisl Calabria, dopo le parole di Matteo Renzi che oggi ha rilanciato l’attraversamento stabile dello Stretto. “La Cisl – dice all’Agi – e’ sempre stata favorevole al ponte. E’ una grande opera che collegherebbe la Calabria ai grandi corridoi europei e sarebbe utile per spezzare l’isolamento fisico e geografico della regione, senza contare le opportunita’ di lavoro che ne deriverebbero. Ma e’ ovvio che non si puo’ lasciare l’assetto viario e ferroviario calabrese nelle condizioni attuali. C’e’ una contraddizione – fa rilevare – fra quanto afferma oggi Renzi ed il taglio delle risorse destinate all’A3. I fondi destinati alla strada statale 106, allo stesso tempo, sono stati decurtati di un terzo. Da questo punto di vista raccogliamo segnali negativi. Non vorrei che si trattasse ancora una volta di uno slogan. Nell’esprimere parere favorevole al ponte – aggiunge Tramonti – dico che vorremo una discussione piu’ complessiva su strade e autostrade; sugli aeroporti alla luce delle gravi difficolta’ degli scali di Reggio e Crotone. Serve un confronto sulle infrastrutture materiali e immateriali. Nel patto per la Calabria, firmato nei mesi scorsi – prosegue – figuranno opere infrastrutturali, interventi per l’ambiente. Siamo, invece, in una fase di stanca. Dalla firma del patto a oggi non si e’ mosso nulla. Non vorrei che risorse gia’ assegnate alla Calabria fossero, come in passato, gradualmente sottratte”. Il segretario regionaledella Cisl aggiunge che nel patto per la Calabria “non ci sono risorse aggiuntive, ma figurano interventi per 5 miliardi. Vorremmo al riguardo – spiega – un segnale concreto. Lo stesso per quanto concerne la programmazione comunitaria su cui vorremmo si facesse il punto. Bene, dunque, il ponte – aggiunge – ma bisogna mettere mano ad altri fattori di svilupo per completare il divario, non solo infrastrutturale, fra la Calabria e le altre regioni. Il porto di Gioia Tauro vive una fase di stallo. Le opere previste per il retroporto non si fanno. L’unica possiblita’ concreta che era rappresentata dalla fabbrica di automobili e’ svanita. Il ponte non sia l’ennesimo annuncio. Ci sono molte questioni aperte – conclude – a cui occorre mettere mano”.
Ponte Stretto: Toninelli, promessa ‘Bomba’ segno di debolezza
“Bomba apre campagna referendum con promessa del ponte sullo stretto. Segnale di debolezza di chi non sa piu’ che pesci pigliare. #IoDicoNo”. Cosi’ twitta il deputato M5S Danilo Toninelli riferendosi alle parole del premier Matteo Renzi riguardo la costruzione del ponte sullo stretto di Messina.
Ponte Stretto: M5S, Renzi strizza l’occhio ai contractor
“Il presidente Renzi annuncia il suo interesse sul ponte sullo Stretto di Messina il giorno dopo aver fissato la data del referendum. Evidentemente ritiene, come sempre, che i cittadini siano solo una massa di stupidi elettori, che non sono in grado di cogliere il messaggio che sta lanciando ai general contractor: ‘Se vince il si’ al referendum comando io e dichiarero’ l’opera come strategica’. Questo e’ solo un assaggio di quello che vedremo nei prossimi mesi”. Lo afferma Laura Castelli, capogruppo M5S alla Camera. “Siamo chiaramente di fronte a una sparata della sue – continua – in Sicilia mancano strade, ferrovie e infrastrutture. Renzi vuole fare un ponte sul nulla, mentre Cosa nostra e ‘ndrangheta si stanno gia’ fregando le mani al solo pensiero”.

Ponte Stretto:Civati,Pd rispetti promesse ma non quelle di Silvio
“Quando mi appellavo al centrosinistra perche’ rispettasse le promesse fatte agli elettori, mi riferivo alle nostre promesse, non a quelle di Berlusconi”. Cosi’ in una nota il deputato di Possibile Pippo Civati che spiega: “La mossa di Renzi, che rilancia il ponte sullo stretto, va vista in tre modi. Prima di tutto, un tributo al suo padre spirituale, Berlusconi. Assieme alla dichiarazione di Galletti (“la riforma che il centrodestra ha sempre voluto”), anche il ponte sullo stretto e’ un’evidente strizzata d’occhio all’elettorato di centrodestra in vista del 4 dicembre. E’ poi un segnale al gia’ schieratissimo mondo dei grandi gruppi di potere italiani, che a partire da Confindustria fanno campagna apertissima per il si’ al referendum. Il favore e’ restituito. Terzo, e’ il classico colpo ad effetto che Renzi predilige, la mossa per spostare il dibattito e allontanarlo da un tema per lui scomodo. Invece di parlare dei sondaggi che danno il si’ in calo, invece di parlare di questa pessima riforma, o dei dati preoccupanti dell’economia e del lavoro, parliamo tutti di ponte sullo stretto. Noi ci stiamo, e ne abbiamo di cose da dire, ma non pensi che allenteremo la presa sul resto”, conclude Civati.

Ponte Stretto: Wwf, sconsiderato rilanciare progetto
“Invece di pensare ad opere in perdita che graverebbero ulteriormente sui conti dissestati dello Stato il Presidente del Consiglio dovrebbe garantire il rispetto del decreto 187/2014 che ha portato ad avviare le procedure di liquidazione della concessionaria pubblica Stretto di Messina SpA (SDM SpA) e dei rapporti tra questa e il Generale Contractor Eurolink, dopo che quest’ultimo non aveva rispettato l’obbligo di fornire garanzie dal punto di vista tecnica e finanziaria sulla realizzazione dell’opera”. Lo si legge in una nota del Wwf Italia che da sempre contesta il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. “Tra l’altro in oltre 13 anni di nuove progettazioni i proponenti del progetto non sono mai riusciti a dimostrare come l’opera, valutata nel 2010 in 8,5 miliardi di euro (oltre mezzo punto di PIL), possa essere ripagata da flussi di traffico veicolare estremamente modesti – aggiunge l’associazione -. Le risorse destinate al Ponte potrebbero essere destinate ad opere veramente necessarie per il rilancio del Mezzogiorno, quali: mettere in sicurezza il territorio di Calabria e Sicilia; raddoppiare le linee ferroviarie che collegano Messina a Palermo e Catania, potenziare la linea tirrenica ferroviaria tra Battipaglia e Reggio Calabria e la linea ferroviaria jonica che collega Reggio Calabria a Taranto; intervenire sul sistema dei porti tra Gioia Tauro, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Messina e garantire un sistema di traghettamento veloce e frequente per l’Area dello Stretto. Continuare a pensare di realizzare un ponte di oltre 3 km in una delle aree a piu’ elevato rischio sismico del Mediterraneo (il terremoto del 1908 di magnitudo 7.1, che rase al suolo Messina e Reggio Calabria, e’ il piu’ grave registrato in Italia negli ultimi 100 anni) e in una delle zone di maggiore pregio per la biodiversita’, tutelata dalla norme comunitarie, e’ semplicemente un’idea sconsiderata”, conclude il Wwf.

Ponte Stretto: Crocetta, non ci metteremo di traverso
“Non ho mai assunto una posizione ideologica sul ponte di Messina, se riusciamo ad ottenere il finanziamento non sara’ certo la Regione a mettersi di traverso”. Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, a margine dell’Aula all’Ars, intervenendo sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi che oggi ha rilanciato il progetto del ponte sullo stretto di Messina. “Renzi ha chiarito che la questione e’ in mano a chi deve completare l’iter procedurale, ha aggiunto Crocetta, “la valutazione non puo’ essere ponte si’, ponte no, come fa l’amministrazione comunale di Messina. Oggi la tecnologia e’ in condizione di realizzare grandi progetti nel rispetto dell’ambiente. La nostra valutazione sara’ sulla funzionalita’, sulla bellezza e sull’impatto ambientale. Mi sembra che le tre cose possano coesistere. Dire pregiudizialmente no al ponte e’ sbagliato”.

 

Ponte Stretto: Cantone,rischi mafia e tangenti ma contrastarli
“E fondato il rischio di infiltrazioni mafiose o di fenomeni di corruzione nella realizzazione di un’opera come il Ponte sullo Stretto, ma bisogna cominciare a lavorare nella prospettiva che i rischi vanno sterilizzati. Non dico affatto che non ci sia, anzi, c’e’ ed enorme in tutte le grandi opere pubbliche”. Cosi’ il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, rispondendo a una domanda dei giornalisti, a margine del convegno organizzato nella sede dei Padri Redentoristi a Palermo, in occasione della Settimana Alfonsiana. “Il problema vero – aggiunge – e’ che se vogliamo provare a diventare un Paese normale, dobbiamo cominciare anche a lavorare perche’ i rischi vengano ridotti”. E prosegue: “Io non me la sento di valutare l’utilita’ di un’opera perche’ e’ una scelta politica, faccio un discorso diverso, credo che un Paese normale possa giustificare di non fare le opere per qualunque ragione, ma non per i rischi collegati alla corruzione e all’infiltrazione mafiosa. O meglio, certi rischi non possono essere dimenticati e devono essere attentamente valutati, ma credo che dire di no solo perche’ possa esserci il rischio di infiltrazioni sia una diagnosi sbagliata. Il rischio vero e’ che il Paese non diventi mai normale. Se ci sono questi rischi vanno affrontati -ha concluso- poi se si debba fare o meno il Ponte, queste sono scelte che non competono a me”.

 

 

Ponte Stretto: Pagano, SI’ a opera strategica, no a Renzi
“Si’ al Ponte sullo Stretto, no a Matteo Renzi. L’attuale presidente del Consiglio, ormai a scadenza come lo yogurt con data 4 dicembre, farebbe bene ad astenersi dal fare propaganda, in particolare verso il Sud. Lui e il Pd non hanno titoli ne’ credibilita’, hanno fatto fin troppi danni in questi anni, inclusa la parentesi che per fortuna si avvia a conclusione di Crocetta. E’ chiaro dunque che la sua sia una mossa senza prospettiva, solo per attirare consenso. Il Ponte e’ un’opera fondamentale e strategica per la Sicilia e l’Italia. Ma ne riparliamo tra qualche mese, con Renzi a casa”. E’ quanto dichiara il deputato Alessandro Pagano.

 

Ponte Stretto: interrogazione di SI-Aet, Renzi chiarisca
“Prosegue l’appropriazione dell’eredita’ politica di Berlusconi da parte di Renzi. Ora tocca al Ponte sullo Stretto”, commenta il Senatore Francesco Campanella (Sinistra Italiana – Altra Europa con Tsipras), “mentre nel 2010 Renzi proclamava di volere ‘un paese che preferisce la banda larga al Ponte sullo Stretto'”.
Insieme al senatore Fabrizio Bocchino (SI-AET), Campanella ha presentato un’interrogazione urgente in merito alle dichiarazioni rilasciate oggi da Matteo Renzi durante le celebrazioni dei 110 anni della Salini-Impregilo. “Lungo circa 3,5 Km, largo circa 70 mt e con torri di sostegno alle due sponde alte circa 400 mt, il Ponte andrebbe a modificare definitivamente l’orografia di una delle zone paesaggisticamente piu’ belle d’Italia, con un impatto ambientale pressoche’ insostenibile”, fa notare Bocchino. “Senza contare il costo, stimato in 10 miliardi di euro, intorno al quale si mobiliteranno sicuramente interessi forti ai quali questo governo non si e’ finora dimostrato impermeabile, a scapito pure della salute e della sicurezza delle persone, come nel caso dell’Ilva”, prosegue Campanella. “Inoltre basterebbe il riammodernamento e il raddoppio della rete ferroviaria siciliana, che viaggia spesso a binario unico da Palermo o da Ragusa a Messina, per ridurre di 2 ore i tempi di percorrenza per raggiungere Roma o Milano, cioe’ lo stesso numero di ore stimato per il viaggio in auto se ci fosse il ponte”, fa notare Bocchino. “Dobbiamo aspettarci un decreto Sblocca-Ponte?”, conclude Campanella. “Chiediamo a Renzi di chiarire i dati in possesso del Governo che vedono nella realizzazione del Ponte sullo Stretto una grande opera ambiziosa e vitale per il Paese che puo’ creare oltre 100mila posti di lavoro”.

 

Ponte Stretto: ironia Schifani, “Renzi promette mari e… ponti”
“Ora Renzi promette mari e ponti, smentendo anche se stesso”, afferma il senatore FI Renato Schifani. “Fino al 4 dicembre – prosegue – sara’ tutta un’antologia di promesse destinate a rimanere tali. Il premier, pur di rastrellare consenso referendario, garantira’ nei prossimi due mesi posti di lavoro, aumenti delle pensioni, riduzione delle tasse, raddoppi generalizzati degli stipendi e gratta e vinci tutti vincenti. Un tentativo disperato da parte di un presidente del Consiglio che ha fallito su ogni fronte e prova a giocarsi il tutto per tutto”.

 

 

Ponte Stretto: Grillo, opera inutile. Renzi menomato morale
“Il Movimento 5 Stelle e’ riuscito, grazie a Virginia Raggi, a bloccare le irresponsabili Olimpiadi del 2024 a Roma, ma non siamo ancora riusciti a frenare gli appetiti malsani di chi vuole fare a tutti i costi grandi opere inutili con i soldi dei cittadini. Il Menomato Morale oggi ha detto che e’ pronto ad aprire i cordoni della borsa (di soldi pubblici dei cittadini) per far ripartire il progetto del Ponte sullo Stretto, un’opera costosissima, inutile e in piena zona sismica”. Lo afferma Beppe Grillo sul suo blog.
“Un’opera che non vedra’ mai la luce – sostiene – gia’ costata circa 600 milioni di euro ai contribuenti, per il quale Monti stanzio’ 300 milioni per il pagamento delle penali per la NON realizzazione del progetto. Secondo il piano economico, approvato dal consiglio d’amministrazione della Stretto di Messina Spa il costo dell’opera sarebbe di 8,5 miliardi di euro, mezzo Reddito di Cittadinanza con cui il M5S salverebbe 10 milioni di italiani dalla fame. Un ponte di 3.000 metri con profilo aerodinamico non e’ mai stato fatto prima d’ora. Non c’e’ la sicurezza che regga, in particolare in una zona altamente sismica (ricordate il terremoto di Messina?) e con correnti fortissime. Non gli basta il record di 80 miliardi di aumento del debito pubblico nei primi sei mesi di quest’anno, ne vuole creare altro senza portare alcun beneficio ai cittadini”.
“Qualche anno fa proprio Renzi diceva “Continuano a parlare dello Stretto di Messina, ma io dico che gli otto miliardi li dessero alle scuole per la realizzazione di nuovi edifici e per renderle piu’ moderne e sicure”. La sua parola non vale nulla.
Il 4 dicembre si avvicina” conclude Grillo sul suo blog.

 

Ponte Stretto: Scopelliti (Ap), da Salvini e M5S solo populismo
“E’ ora di dire basta alla filosofia del no di Salvini e alle domande retoriche e disfattiste dei 5 Stelle. Smettiamola di scontrarci e perdere tempo con le solite asserzioni populiste che vedono il ponte sullo Stretto come non sostenibile e non necessario. E’ arrivato il momento di uscire dal pantano dell’immobilismo in cui si trova l’Italia, ed e’ proprio per contrastare in maniera concreta le mancanze infrastrutturali, la carenza di linee ferroviarie e la penuria di posti di lavoro che non possiamo in alcun modo perdere l’importante occasione di crescita rappresentata dalla realizzazione del ponte”. Lo afferma in una nota Rosanna Scopelliti, deputata di Area popolare. “Siamo soddisfatti dell’apertura dimostrata da Renzi alla nostra proposta di riprendere il progetto del ponte, perche’ questo disegno non fara’ che attrarre investimenti e, di conseguenza creare posti di lavoro, oltre che incentivare la creazione di infrastrutture e, in generale, rappresentera’ un fattore di crescita importante non solo per il Meridione, ma per tutto il Paese”, conclude la deputata calabrese.

 

 

Ponte Stretto: Saltamartini (Ln), da Renzi solo bugie
“Oggi e’ il giorno del ponte sullo stretto. Merlino Renzi da qui al 4 dicembre proporra’ la qualunque… bugie e cose irrealizzabili! Io Voto No”. Lo scrive sul suo profilo twitter Barbara Saltamartini, vice capogruppo alla camera della Lega Nord Noi con Salvini.