Assenteismo: basket massaggi e shopping, 59 indagati a Milazzo

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Messina – Shopping, passeggiate e persino allenamenti di basket e sedute in un centro massaggi. Lavoro ‘flessibilissimo’ quello di un folto gruppo di dipendenti del Comune di Milazzo. Ben 59 quelli beccati – il trenta per cento dei comunali – nei confronti dei quali i finanzieri hanno dato esecuzione alle misure cautelari dell’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria. L’ordinanza e’ stata emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Fabio Gugliotta. Le indagini, coordinate dal procuratore Emanuele Crescenti e dai sostituti Federica Paiola e Rita Barbieri, contestano il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, punito con la reclusione da uno a cinque anni. Oltre al procedimento disciplinare da parte dell’amministrazione che, in base alle recenti disposizioni normative, prevede anche il licenziamento, i dipendenti pubblici saranno chiamati a rispondere del risarcimento del danno erariale e di quello d’immagine.

L’operazione, battezzata “Libera uscita”, e’ il risultato di una minuziosa attivita’ investigativa protrattasi per diversi mesi, realizzata anche con telecamere collocate agli ingressi del Municipio. Oltre mille le ore di assenze ingiustificate. I dipendenti pubblici denunciati, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinche’ uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo cosi’ ai colleghi di arrivare in ritardo, di andare via in anticipo e di uscire per dedicarsi a faccende personali. Gli assenteisti sono stati anche pedinati, scoprendo che qualche impiegato trascorreva gran parte dell’orario di servizio al bar; altri invece passeggiavano per le vie commerciali effettuando acquisti. Tra i casi piu’ eclatanti quello che ha visto coinvolto un dipendente che andava regolarmente ad allenare la sua squadra di basket durante tutto il turno di lavoro, facendosi timbrare il badge da altri colleghi e attribuendosi le ore di straordinario. In un’altra circostanza, un funzionario, peraltro gia’ membro dell’ufficio per i procedimenti disciplinari, passava ore di lavoro in un centro massaggi.

La Guardia di Finanza ha messo cosi’ fine alla “Libera uscita” dei dipendenti del Comune di Milazzo (Messina) con l’operazione antiassenteismo che ha portato all’esecuzione di 59 misure dell’obbligo di firma. Ci sono anche altri 16 indagati. Le attivita’ d’indagine della Guardia di Finanza si sono concentrare in due mesi tra novembre e dicembre 2014 e gli accertamenti proseguiti per il 2015. “Questa e’ un’indagine che ha radici nel tempo – ha spiegato il procuratore – inizia prima del mio arrivo a Barcellona, e’ stata ripresa e attualizzata. Colpisce il numero delle persone coinvolte, tenendo conto che sono circa i 30 per cento degli impiegati”. Il magistrato ha anche evidenziato i rischi di una possibile riduzione di organico della Procura barcellonese e del distretto di Messina: “Queste operazioni si possono fare se sul territorio si ha un numero adeguato di magistrati, con meno persone – ha concluso – non si sarebbe potuta fare, tutto il territorio del distretto non puo’ essere limitato, abbiamo una realta’ che non ci consente di abbassare la guardia”.