‘Ndrangheta: M5S,Alfano verifichi ipotesi infiltrazioni a Cassano

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Catanzaro – “L’amministrazione di Cassano allo Jonio non faccia teatro. Non serve a nulla l’aver cacciato il presidente del Consiglio comunale, Luigi Garofalo, soltanto a seguito dell’interdittiva antimafia che la Prefettura di Cosenza ha emesso nei confronti di una societa’ gestita da suoi parenti e gia’ vincitrice di una gara d’appalto bandita di recente dallo stesso municipio”. Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che hanno presentato un’ interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, chiedendogli di verificare l’esistenza dei presupposti per l’invio della commissione d’accesso preposta per legge a indagare su possibili fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare. “L’interdittiva in parola – precisano i deputati M5s – e’ del 10 maggio scorso. Nella deliberazione con cui il Consiglio comunale di Cassano allo Jonio ha tolto la presidenza a Garofalo, si legge che l’appalto vinto dalla societa’ interdetta e’ stato aggiudicato il 27 giugno scorso, dunque subito dopo l’elezione dell’attuale sindaco, Gianni Papasso. La procedura si e’ conclusa, si deduce, con mera autocertificazione del vincitore. Da allora vogliamo sapere quali verifiche hanno messo in atto gli uffici e come in proposito si siano comportati la giunta e il consiglio comunale, perche’ e’ troppo facile discolparsi politicamente una volta che scoppia il bubbone. Garofalo, che per quanto si legge sui giornali sarebbe in zona – proseguono i parlamentari – il principale referente politico dell’attuale governatore regionale, Mario Oliverio, ha peraltro parenti ritenuti funzionali all’organizzazione criminale del territorio. Noi vogliamo, dunque, che su Cassano allo Jonio si faccia chiarezza – concludono Nesci e Parentela – una volta per tutte. Le istituzioni di controllo vadano in profondita’ e accertino se ci sono stati o meno condizionamenti mafiosi del voto e degli uffici amministrativi. Il ministro dell’Interno mandi la commissione d’accesso, che e’ il vero strumento di tutela del municipio e dei cittadini”.