Violenza donne: Cgil, dare risposte concrete a questione sociale

violenza-donne-450-genReggio Calabria -La Cgil Calabria aderisce all’iniziativa promossa dalla Regione il 21 ottobre a Melito Porto Salvo. “Ritiene comunque sia di vitale importanza – si legge in una nota – ricercare risposte concrete alla questione sociale irrisolta che resta sullo sfondo di tutti i silenzi, le complicita’, l’omerta’ e le brutalita’ fisiche e morali subiti dalle tante “Maddalena”. Serve quindi far emergere soluzioni concrete al fine di invertire la condizione presente e generare la rivalsa di chiunque venga considerato “altro”. Prima cosa, riteniamo fondamentale, investire sulla scuola. Una scuola a tempo pieno servirebbe a strappare ragazze e ragazzi alla strada, tracciando un confine di legalita’ li’ dove ha finora agito indisturbato il crimine. Per questo riteniamo necessario aumentare le ore di impegno scolastico, disponendo le risorse necessarie, utilizzando quelle comunitarie gia’ predisposte peraltro a questo fine. Inoltre, per fronteggiare efficacemente l’isolamento dei piccoli centri serve concentrare gli sforzi verso politiche dei trasporti diverse, che guardino alla capillarita’ dei collegamenti piuttosto che alle Grandi Opere. Attirare investimenti pubblici o privati ha senso oggi solo a patto di costruire nuove piazze di condivisione sociale, che producano cultura, consacrino spazi allo sport, rilancino l’associazionismo, anche attraverso iniziative di rilevanza nazionale. E serve, e tanto, investire nei centri anti violenza, cui ancora mancano le risorse idonee a incidere sul tessuto sociale dei territori piu’ a rischio”.

“C’e’ dunque – secondo la Cgil – bisogno di sostegno economico ma anche politico, cosi’ come servono progettualita’, coordinamento e buone pratiche, perche’ i centri possano essere messi in condizione di operare al meglio. Sarebbe anzi importante mapparli -e gli strumenti per farlo ci sono tutti-, per tracciare una rete interattiva, efficiente e moderna, che risponda -e non solo telefonicamente, a ogni urlo d’aiuto di chi e’ abusato. In questo senso, e solo in questo, potra’ servire la Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre. In quella data, lo chiediamo gia’ ora la convocazione di un Consiglio Regionale aperto, auspicando l’intervento diretto anche da parte del governo centrale , che gia si e’ impegnato attraverso la Ministra Boschi, a sostenere misure a sostegno della Calabria, andando oltre il semplice dibattito sulla violenza di genere. In quella sede e in quella data chiediamo si discuta di una legge regionale sul diritto allo studio obbligatorio e universitario – la Calabria e’ l’unica regione a non aver una legge aggiornata! – E’ necessaria una legge che innalzi i livelli di apprendimento, combatta la dispersione scolastica, diffonda cultura e contrasti l’illegalita’. Ancora , nella giornata simbolo contro la violenza, chiediamo che si legiferi contro la violenza di genere e sulle pari opportunita’ , tema di diritto e di rivalsa specie in quelle zone grigie della societa’ e nelle periferie dove e’ piu’ sentita l’arroganza di chi si crede piu’ forte – conclude la Cgil Calabria – solo perche’ non si vergogna ad abusare il piu’ debole”.