Porto Gioia Tauro: Dieni (M5S), “serve risposta di Oliverio”

dieni-deferica450Reggio Calabria – “Renzi e Oliverio la smettano di siglare accordi con l’inchiostro simpatico e di strombazzare successi inesistenti: si preoccupino, piuttosto, di dare fin da subito risposte concrete ai lavoratori di Gioia Tauro che stanno per essere mandati a casa da Mct”. E’ quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni. “Il governo e la Regione Calabria, entrambi a guida Pd – continua la parlamentare ci avevano fatto credere che con la costituzione dell’Agenzia per il lavoro portuale il problema degli esuberi sarebbe stato definitivamente risolto. Invece oggi ci ritroviamo con Medcenter irremovibile nella sua intenzione di privarsi di ben 442 lavoratori. Viene da chiedersi, a questo punto, quanto valga la parola di Oliverio e se la sua giunta che schiera anche un assessore “al Porto”, sia in grado di dare a Gioia Tauro le risposte che servono in termini di occupazione e sviluppo per la piu’ grande infrastruttura della Calabria. Finora il governatore ha incassato solo fallimenti clamorosi. Ancora ricordiamo gli 800 posti di lavoro promessi nell’ambito dell’accordo con Lcv-Tua Autoworks, poi svaniti perche’ l’azienda americana ha deciso di produrre le sue auto solo in Puglia e di lasciare Gioia Tauro con un pugno di mosche in mano. E’ questa – si domanda la deputata 5 stelle – la svolta tanto attesa? E’ in questo modo che il governatore e il Pd di Renzi e Delrio pensano di risollevare il distretto di Gioia Tauro? E’ arrivato il momento di mettere al bando gli annunci trionfali e di fare tutto il possibile affinche’ 442 famiglie non vengano abbandonate per colpa di una classe politica inadeguata e priva della necessaria forza contrattuale per dialogare da pari a pari con Medcenter. Nei prossimi giorni ci aspettiamo una presa di posizione autorevole del governatore Oliverio e di tutto il Pd nazionale. Per quel che ci riguarda – conclude Dieni – non assisteremo immobili al progressivo smantellamento del Porto e al licenziamento di centinaia di lavoratori”.