Violenza sessuale: in migliaia a Reggio Calabria, reazioni

corteo-violenza-reggio123Reggio Calabria – “Una manifestazione contro la violenza alle donne, il cui primo obiettivo e’ quello di evitare che si ripeta cio’ che e’ avvenuto a Melito, e’ un lievito per far crescere la nuova Calabria, la Calabria che vuole riscattarsi, che vuole valorizzare le sue risorse, le sue bellezze, il suo mare, i suoi monti, la sua identita’”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando oggi a Reggio in occasione della manifestazione promossa dal governo regionale contro la violenza sessuale. “Dobbiamo essere orgogliosi – ha detto – di essere calabresi, di appartenere ad una terra che ha grandi tradizioni, che ha una storia nobile e grande, che e’ fatta di riscatto, sacrifici e fatica. Ecco perche’ vi ringrazio di essere qui oggi e di aver accolto il nostro invito. Qui, oggi, – ha detto oliverio-corteo-reggioOliverio, che ha ringuaraziato per il loro controbuto la Chiesa e la magistratura – ci sono le istituzioni in un afflato con i cittadini, ci sono coloro i quali sono quotidianamente in trincea, ci sono le donne impegnate nei centri antiviolenza che ringrazio e con le quali vogliamo stringere un rapporto sempre piu’ forte nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Vi ringrazio tutti”. Rivolto ai tanti sindaci presenti, Oliverio ha poi detto: “Ritornate a casa, ritornate nei vostri Comuni e nei territori di questa Calabria per seminare i valori della non violenza e del rispetto della persona. Accendete i fari in ogni angolo, alimentate la cultura della sensibilita’ perche’ la piu’ grande sentinella, la piu’ grande vigilanza contro la violenza e’ data dalla cultura diffusa su tutti i territori ed in ogni uomo, in ogni donna, in ogni giovane, in ogni ragazza. L’altro giorno – ha proseguito – in una scuola della Calabria e della provincia di Cosenza, ancora una volta, a Paola, una ragazza e’ stata spogliata e messa a nudo in un bagno della scuola da un branco di violenti che, attraverso la pratica del bullismo, pensava di affermare la propria potenza. Ecco perche’ e’ importante ed urgente diffondere e portare avanti la cultura. Sono convinto che, attraverso di essa, possiamo determinare il riscatto della nostra terra e costruire il nostro futuro. Il 21 ottobre del 2016 – ha concluso – e’ una data importante che deve segnare un nuovo inizio per un nuovo cammino ed un futuro diverso per la nostra terra”.

Violenza sessuale: Irto, Calabria ripudia ogni sopruso
“Oggi a Reggio Calabria e’ stata scritta una pagina bellissima di protesta-violenza-reggio-22impegno civile e sociale: una giornata contrassegnata da una grande partecipazione popolare e giovanile, che fa partire dal profondo Sud un messaggio chiaro: occorre avviare una nuova stagione dei diritti delle donne e di tutte le persone che subiscono violenza”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che aggiunge: “Insieme abbiamo gridato il nostro ‘no’ alla violenza sulle donne e testimoniato l’impegno unitario delle istituzioni contro ogni forma di sopruso, di vessazione, di barbarie, di pregiudizio. Questa e’ la Calabria che ripudia il degrado e la mentalita’ mafiosa, questa e’ la Calabria libera”.

Violenza sessuale: Bindi,caso Melito favorito da contesto mafioso
“Siamo qui per ricordare una bambina, che e’ stata privata anche del diritto ad usare il suo nome, a stare a casa sua, alla quale e’ stata rubata forse la parte piu’ bella della vita, perche’ era una bambina quando ha subito violenza e ancora non e’ una donna”. Lo ha detto Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, nel suo intervento alla manifestazione protesta-violenza-reggio-23contro la violenza sulle donne oggi a Reggio Calabria, indetta dopo la violenza di gruppo subita per due anni da una bambina di 13 anni a Melito Porto Salvo. “Siamo qui – ha proseguito la Bindi – per stringerci intorno a lei, per dirle che il nostro impegno e’ per riscattare quello che subito ma anche per onorare il suo coraggio e la sua forza. Quello che ha subito la rende simile, vicina, a quei due milioni e 300 mila donne che ogni anno in Italia, pur avendo meno di 16 anni, subiscono violenza. Ma siamo qui anche – ha aggiunto Bindi – a dire che non possiamo ignorare, nascondere, derubricare quello che e’ accaduto a un caso di violenza sulle donne senza ignorare il contesto nel quale questo e’ avvenuto. Non ce lo nascondiamo. Non se lo nasconda la Calabria, non se lo nasconda l’Italia. Sarebbe assurdo – ha detto – affermare che la violenza sulle donne e’ una violenza mafiosa, ma non possiamo ignorare che la violenza che e’ stata perpetrata su questa bambina e’ stata possibile – ha concluso – anche perche’ e’ maturata in un contesto di forte condizionamento mafioso, di forte condizionamento da parte della ‘ndrangheta”.

Violenza sessuale: Boschi,”denuncia primo passo,serve assistenza”
“Denunciare e’ solo il primo passo, poi non possiamo lasciar sole quelle donne che hanno avuto il coraggio di denunciare”. Lo ha detto il ministro della pari opportunita’ Maria Elena Boschi nel suo boschi-5-600x199discorso a Reggio Calabria in occasione della manifestazione contro la violenza sulle donne. “Sappiamo – ha aggiunto il ministro – che i centri antiviolenza, le case rifugio, le associazioni, svolgono un lavoro importantissimo da anni, prezioso, con professionalita’, con dedizione, spesso nel silenzio. Sappiamo che dobbiamo aiutarli, con le nuove risorse che dovranno essere erogate e che arriveranno entro la fine di quest’anno, 21 milioni, con le risorse messe per il prossimo anno. Ma soprattutto facendo un investimento importante nelle scuole. Sono stata qui – ha ricordato Boschi – un mese fa, sono tornate le persone che lavorano con me, a parlare con gli studenti delle scuole, con il sindaco, con il presidente della Regione, con i dirigenti scolastici, per creare insieme le condizioni affinche’ nelle scuole vengano riaperti i centri di ascolto, grazie a nuovi finanziamenti, perche’ ci possano essere dei progetti nelle scuole in cui ci si possa confrontare su questi temi. Ma non possiamo pensare che basti essere qui oggi, noi ci impegniamo – ha concluso il ministro – a tornare, ad essere con voi anche domani e nelle settimane successive”.

Violenza sessuale: Boschi, condividiamo responsabilita’ dire no
“Vogliamo condividere insieme la responsabilita’ di dire basta alla violenza sulle donne, di qualsiasi eta’, le donne piu’ giovani come le donne piu’ grandi, basta a qualsiasi forme di violenza”. Lo ha detto, sul palco dell’Arena “Ciccio Franco” sul lungomare di Reggio Calabria, il ministro Maria Elena Boschi, intervenendo alla manifestazione contro la violenza sulle donne. Il ministro alle pari opportunita’ ha ricordato la storia sull’abrogazione della norma che prevedeva nel nostro ordinamento il cosiddetto “matrimonio riparatore”. “Non tutti – ha detto Boschi ai numerosi studenti presenti all’Arena – conoscono come siamo arrivati nel 1981 a cancellare quella norma vergognosa nel nostro paese, grazie a una donna che viveva in Sicilia, Franca Viola, che nel 1966 e’ stata la prima in Italia a non accettare il matrimonio riparatore. Era una ragazza di 17 anni quando fu rapita, da 13 uomini, violentata, tenuta sequestrata per dei giorni prima che le forze dell’ordine la liberassero. Quando venne liberata tutti le suggerivano di accettare di sposare chi l’aveva violentata, perche’ a quei tempi la legge non consentiva di diminuire la pena per il colpevole, la cancellava, si estingueva il reato se l’autore della violenza sposava la vittima. “Anche in quel caso – ha sottolineato il ministro – l’autore della violenza faceva parte di una famiglia mafiosa, che quindi minaccio’ questa ragazza e la sua famiglia. Eppure lei disse no, io non lo sposo. E dicendo quel no – ha detto Boschi – rese possibile il processo e la condanna a 11 anni di carcere di quella persona, per la prima volta in Italia si diceva basta al matrimonio riparatore, e ci vollero comunque 16 anni per arrivare a cancellare quella norma, e abbiamo dovuto aspettare fino al 1996 perche’ non fosse piu’ reato contro la morale ma contro la persona, contro la dignita’ umana”.

 

Violenza sessuale: Romeo, momento di grande sensibilizzazione
“E’ stata la risposta della Calabria che non si piega e che si è ritrovata intorno ai suoi valori più sani”.
romeo-sebi-13-06Così il presidente del gruppo consiliare del Pd Sebi Romeo per il quale “la manifestazione che si è tenuta oggi a Reggio Calabria è stata alimentata da un forte sentimento popolare con l’adesione di Enti, Istituzioni, giovani ed associazioni. La presenza del Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, del Ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, della presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, evidenzia la fortissima attenzione dello Stato nei confronti di Reggio e della Calabria. Si segna, così, un punto di svolta in termini di risveglio delle coscienze ed è stata felice l’intuizione del presidente Oliverio di fare della ‘Calabria contro la violenza sulle donne” un evento nazionale generato dall’episodio che ha visto vittima una tredicenne di Melito Porto Salvo e che ha finito con il coinvolgere un Paese intero su una delle questioni più calde e attuali che la cronaca giornalmente ci consegna. Un momento di grande sensibilizzazione popolare non fine a se stesso, dal momento che la Regione sta investendo in modo significativo su queste tematiche incentivando i centri antiviolenza e coinvolgendo i giovani con un programma mirato di educazione scolastica”.

Violenza sessuale: Battaglia, da Reggio messaggio forte
“Da Reggio e dalla Calabria è partito un messaggio di forte Mimmo-Battagliaribellione che ribadisce ancora una volta come solo vincendo l’omertà ed il silenzio si possa contrastare in modo efficace la violenza di genere”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia che aggiunge: “In questo contesto, la manifestazione che si è tenuta oggi a Reggio Calabria che ha alzato il livello di sensibilizzazione attraverso una presenza così significativa dei massimi rappresentati delle Istituzioni, ed una grande partecipazione popolare. E’ l’immagine di una Calabria pulita che diventa emblema di una fondamentale battaglia di civiltà che ci deve vedere tutti uniti e rispetto alla quale non possono esistere stereotipi e appartenenze politiche”.

Violenza Sessuale: D’Acri, in piazza la Calabria vera
“Oggi è scesa in piazza la Calabria vera che ha disegnato un ponte suggestivo con il resto d’Italia per gridare un forte no alla violenza e alla criminalità. Lo ha fatto con tutte le forze sane del suo territorio e con l’adesione dello Stato oggi rappresentato in riva allo Stretto dalle sue massime articolazioni”.
A dirlo, è il consigliere regionale Mauro D’Acri per il quale “dopo la manifestazione odierna, nulla sarà come prima. Le migliaia di persone che hanno ‘sfilato’ oggi sul lungomare Falcomatà hanno abbracciato una battaglia senza precedenti, in nome della libertà e della civiltà, principi che non possono non appartenere ad uno Stato democratico che nella diversità di genere riconosca una grande ricchezza”.