Criminalita’: agguato nel Salento, ucciso 42enne in un parcheggio

omicidio-casaranoLecce – Controlli e perquisizioni nella notte a Casarano (Le), per far luce sull’agguato di ieri sera costato la vita ad Augusto Potenza, 42 anni, elemento di spicco della criminalita’ locale che, a quanto si e’ appreso, era in liberta’ vigilata. L’ uomo e’ stato ucciso a colpi di kalashnikov dopo essere giunto in macchina nel parcheggio di un supermercato, in via Vanoni. Gli assassini sono giunti giunti in sella a una moto e, dopo avere sparato una ventina di colpi, si sono dileguati con lo stesso mezzo. Potenza venne arrestato nell’ottobre del 2006 dai carabinieri del comando provinciale di Lecce mentre gli venivano consegnati da due presunti fiancheggiatori 100mila euro in contanti che, secondo gli inquirenti, gli sarebbero serviti per affrontare la latitanza in quanto sfuggito precedentemente all’arresto nell’ambito di un’operazione contro la criminalita’ organizzata. Augustino Potenza era nato a Stoccarda, ma risiedeva a Casarano.
Potenza venne arrestato nel 2006 dopo essere sfuggito alla cattura l’anno precedente in un’operazione antimafia. Su di lui gravavano le accuse di associazione mafiosa, omicidio e tentato omicidio. In particolare, era ritenuto coinvolto negli omicidi di Fernando D’Aquino e Barbara Toma, marito e moglie, avvenuti nel 1998, di Cosimo Toma e del figlio di quest’ultimo, Fabrizio, avvenuti, invece, nel 2000. Dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per associazione mafiosa, poi confermata anche in appello, la Cassazione dispose l’annullamento del processo e Augustino Potenza torno’ in liberta’. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, ieri due sicari in sella ad una moto, avrebbero atteso Potenza nel parcheggio del supermercato per sparare una ventina di colpi di Kalashnikov mentre era nella sua Audi A6. Non ci sarebbero testimoni oculari, ma qualcuno avrebbe sentito i colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono giunti il procuratore Cataldo Motta, l’aggiunto Antonio De Donno, il pm Massimiliano Carducci e il sostituto procuratore della Dda di Lecce, Guglielmo Cataldi. Per De Donno non ci sono dubbi: “e’ un agguato assolutamente allarmante, anche se ancora non possiamo dare una connotazione all’accaduto”. Augustino Potenza era impegnato nel settore commerciale di un piccola attivita’ specializzata nella produzione di calze, ma secondo gli inquirenti, aveva saldi rapporti con la criminalita’.