Catanzaro – “I fatti di Amantea somigliano, per fortuna in sedicesimo, a quelli di Rosarno. Non bisogna scomodare l’oracolo di Delphi per capire che si corre un forte rischio di conflitto sociale”. Lo afferma l’on. Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia. “C’e’ bisogno che il Governo cambi registro e che tenga conto che la Calabria – prosegue Santelli – vive di per se situazioni di perenne emergenza, con segmenti considerevoli del territorio in cui emerge la perversa sovranita’ della criminalita’ organizzata. La gestione dell’accoglienza, percepita da qualcuno come un business – prosegue il deputato di Forza Italia – e questo amplifica fortemente i problemi. Non vogliamo fare demagogia ma non possiamo tacere sulla demagogia altrui – prosegue la nota – ne dimenticare che, come e’ stato accertato dalla magistratura, in alcuni casi questi centri erano dei veri e propri lager. La trasformazione sociologica che sta subendo la Regione – continua ancora Santelli – accende la conflittualita’, esasperata da una crisi economica che non accenna a diminuire. Attenzione a non creare situazioni che nel tempo potrebbero essere non piu’ gestibili e far germogliare un nuovo reclutamento della “ndrangheta. La Regione puo’ e deve esercitare un ruolo attivo, interloquendo con il Governo nazionale per ridiscutere le quote di accesso, anche alla luce di continui sbarchi e di una morfologia del territorio che si presta a superare qualsiasi barriera. La Calabria continua a essere considerata luogo di rifugio indiscriminato da un Esecutivo che non mette mano in nessun modo alle carenze strutturali e sociali vissute dai calabresi”.