Aeroporto Reggio: Sculco, Greco, Golfo, ALitalia non lasci scalo

aeroporto-reggio600x450Reggio Calabria – “L’intenzione di Alitalia di lasciare l’aeroporto di Reggio Calabria e’ per i cittadini quasi un’istigazione alla ribellione. Stiamo vedendo cose, negli ultimi tempi, sul piano delle infrastrutture aeroportuali, che noi umani non potevano immaginare”. Lo asserisce la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che chiede: “Si vuole portare a compimento la missione, ormai tutt’altro che impossibile, di isolare due milioni di cittadini dal resto del Paese e dell’Europa?” Conclude la consigliera regionale: “Se non e’ realistico pensare che c’e’ chi in Calabria vuole sperimentare la possibilita’ di fare sviluppo prescindendo dalle infrastrutture, si faccia di tutto, e in fretta, per fermare un’idea pazza che puo’ solo danneggiare l’area metropolitana, la Calabria nel suo insieme e la credibilita’ delle istituzioni”.
Aeroporto Reggio: Greco, grave colpo se Alitalia lascia scalo
“Se Alitalia dovesse davvero abbandonare lo scalo aeroportuale di Reggio, la Calabria subirebbe un colpo devastante. Alitalia motiva la propria decisione riferendosi a perdite onerose per lo scalo di Reggio Calabria, ma chi ha responsabilita’ politiche e istituzionali non puo’ accettare queste ragioni puramente ragionieristiche che limitano il diritto alla mobilita’ dei calabresi e cancellano la storia che legava la nostra regione a quella che, fino a qualche tempo fa, era la compagnia aerea di bandiera”. Lo dice il consigliere regionale Orlandino Greco. “I cittadini calabresi, che quotidianamente – spiega – pagano cifre sproporzionate per viaggiare con Alitalia verso Roma e Milano, subirebbero anche la beffa di vedersi privati di un’importante arteria di collegamento con il resto dell’Italia. Cosi’ si scrive a tavolino l’isolamento e, di fatto, la secessione della Calabria dal resto del Paese. E’ inaccettabile – aggiunge – che parlamentari e sottosegretari calabresi restino silenti e ignorino la preoccupazione che arriva dalla citta’ dello stretto e da tutti i cittadini della nostra regione. Si prospettano inoltre decine di tagli al personale, con il rischio concreto che si presenti l’ennesima emergenza occupazionale. Non si puo’ consentire che questa decisione di Alitalia passi inosservata e per queste ragioni chiedero’ al presidente Oliverio e alla giunta regionale di sollecitare immediatamente il ministero alle Infrastrutture e i Trasporti a convocare un tavolo urgente che coinvolga la Regione, la citta’ di Reggio e la compagnia area al fine di affrontare con decisione le questioni che hanno spinto Alitalia verso una decisione cosi’ grave. Allo stesso modo e’ indispensabile che la Regione individui tutte le misure utili a favorire un miglioramento concreto nella gestione dell’aeroporto di Reggio Calabria, cosi’ da incentivare nuovi investimenti da parte di tutte le compagnie aeree sul mercato. Sono certo – conclude – che il presidente Oliverio, da sempre vicino alle dinamiche sociali legate al diritto alla mobilita’ in Calabria, avviera’ tutti i canali istituzionali utili al superamento di questa situazione emergenziale”.
Aeroporto Reggio: Golfo, urgente tavolo di lavoro
“Il rischio della chiusura dell’Aeroporto di Reggio sembra oggi scongiurato ma dobbiamo tenere alta la guardia: Alitalia ha solo rimandato una decisione ma nessuno ci assicura che nelle prossime settimane non faccia passi indietro”. Lo afferma l’on. Lella Golfo. “Chiudere l’aeroporto dello Stretto – continua Golfo – equivarrebbe a sancire l’isolamento dell’intera Provincia di Reggio Calabria, citta’ Metropolitana. Una Regione come la Calabria non puo’ sopravvivere con un solo Aeroporto: e’ una decisione dalla gravita’ inaudita di fronte alla quale la politica locale e nazionale non puo’ rimanere inerme. Non si puo’ lasciare a un’azienda e alle sue scelte economiche la facolta’ di limitare il diritto alla mobilita’ di milioni di cittadini ne’ di decidere a tavolino la cancellazione della Calabria dalle rotte turistiche nazionali e internazionali. Bisogna convocare immediatamente un tavolo che coinvolga il Ministero alle infrastrutture e dei trasporti, la Regione, il Comune e Alitalia. Allo stesso tempo, e’ quanto mai urgente creare le condizioni per un miglioramento concreto dello scalo reggino cosi’ da attrarre gli investimenti da parte delle compagnie aeree presenti sul mercato. Finora Alitalia ha operato in un regime di assoluto monopolio e non e’ pensabile che i diritti dei cittadini calabresi ne’ l’economia di una Regione possano dipendere dalle decisioni unilaterali di un’Azienda. Dove sono i parlamentari calabresi? Dalla politica locale cosi’ come dal governo – conclude Lella Golfo – mi aspetto un’azione immediata e convinta per mettere fine a una situazione diventata insostenibile e oltremodo pericolosa”.