Reggio Calabria – Tra i fermati dell’operazione ‘Lex’ dei Carabinieri che ha condotto al fermo di 41 persone in diverse regioni d’Italia, c’e’ anche l’assessore al “verde pubblico, agricoltura, manutenzione, tradizione, servizio idrico, servizi demografici, viabilita’, fiera ed artigianato” del Comune di Laureana di Borrello. In particolare, l’assessore risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa perche’, “pur non facendo parte stabilmente della Locale in argomento, forniva un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo alla ‘ndrina Chindamo-Ferrentino, come referente politico del sodalizio”. Sono stati posti a sequestro preventivo, sempre nell’ambito della stessa operazione, 10 tra beni immobili e attivita’ imprenditoriali a Laureana di Borrello, Vibo Valentia, Voghera e Bregnano e riconducibili ad alcuni degli indagati per un valore stimato di oltre 30 milioni di euro (4 imprese di costruzione, 1 impresa di import/export, 1 azienda agricola, 1 squadra di calcio, 1 edicola, 1 supermercato, 1 abitazione).
L’assessore fermato e’ Vincenzo Laina’, di 53 anni. La cosca di Laureana, secondo l’accusa, orientava le istituzioni comunali ai fini dell’aggiudicazione di appalti alle aziende di riferimento del clan. Le “famiglie” mafiose, in particolare, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero influenzato “le condotte di alcuni componenti dell’amministrazione della municipalita’ preaspromontana”.