Sanita’: M5S, Lorenzin in Calabria solo per fare propaganda

bandiera-m5s600x400Reggio Calabria – “Il ministro della Salute e’ venuto in Calabria per promuovere il si’ al referendum del prossimo 4 dicembre, approfittando del proprio ruolo. L’inaugurazione della cardiochirurgia pubblica di Reggio Calabria, che vede Beatrice Lorenzin al taglio del nastro, e’ dunque una farsa insopportabile, poiche’ il ministro non ha fatto nulla per assicurare ai calabresi un centro pubblico del cuore sicuro e affidabile”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari calabresi del Movimento 5 stelle, nazionali e dell’Unione europea, in relazione alla visita in Calabria del ministro della Salute. “A Lorenzin – scrivono i 5 stelle – bisogna ricordare tutta l’ambiguita’ tenuta dai ministeri vigilanti, nonche’ i balletti della burocrazia e le coperture fornite dal potere centrale. Nella cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro, come il ministro sa benissimo e come hanno accertato due commissioni di controllo, non esistono i requisiti di legge e sicurezza, ma tutti fanno finta di nulla, a partire dai commissari Massimo Scura e Andrea Urbani, cui si e’ accodato il dg del dipartimento regionale di competenza, Riccardo Fatarella. Quanto – continuano i 5 stelle – all’analoga struttura di Reggio Calabria, costata 20 milioni di euro e attivata dopo oltre quattro anni, con un danno erariale che supera i 40 milioni, il ministro Lorenzin non ha mosso un dito. Al contrario, il Movimento 5 stelle – scrivono – ha denunciato alla Procura della Repubblica il lungo immobilismo, i potenziali interessi in gioco, i tentativi dell’Universita’ di Catanzaro di colonizzare la Cardiochirurgia reggina con la nomina di un primario indicato dal rettore e, per ultimo, un’assegnazione dei punteggi che non avrebbe permesso, a fine concorso, di individuare il candidato primario piu’ adeguato. Se – concludono i parlamentari 5 stelle – a Reggio Calabria sta per partire una cardiochirurgia di livello a beneficio dei pazienti, cio’ si deve all’incessante lavoro di controllo del Movimento 5 stelle, che ha permesso l’accelerazione dei tempi e la regolarita’ delle procedure, pur non avendo un solo consigliere regionale”.