Sparatoria con 40 colpi a San Gegorio d’Ippona, due fermi
Vibo Valentia – La Procura di Vibo Valentia ha proceduto oggi a due fermi di indiziato di delitto per la sparatoria avvenuta sabato scorso a San Gregorio d’Ippona, paese confinante con Vibo Valentia, tra le vie del centro. I fermati sono Luigi Mancuso, 24 anni, e Giuseppe Mancuso, 21 anni. Entrambi i giovani risiedono a San Gregorio d’Ippona e sono stati condotti in carcere. Sono accusati dei reati di tentato omicidio, detenzione illegale di armi, spari in luogo pubblico e danneggiamento aggravato. IL feremo e’ stato operato dai carabiniri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Vibo Valentia, gudiati dal Maresciallo Capo Francesco Panei. Circa 40 i colpi esplosi sabato per le vie del paese da parte di due gruppi contrapposti che avrebbero aperto il fuoco l’un contro l’altro. Ancora da chiarire le cause alla base della sparatoria che ha finito per danneggiare alcune auto parcheggiate lungo le strade del paese. Le indagini sono condotte dai carabinieri, con il coordinamento dei pm Michele Sirgiovanni e Barbara Buonanno.
Vibo Valentia – La Procura di Vibo Valentia ha proceduto oggi a due fermi di indiziato di delitto per la sparatoria avvenuta sabato scorso a San Gregorio d’Ippona, paese confinante con Vibo Valentia, tra le vie del centro. I fermati sono Luigi Mancuso, 24 anni, e Giuseppe Mancuso, 21 anni. Entrambi i giovani risiedono a San Gregorio d’Ippona e sono stati condotti in carcere. Sono accusati dei reati di tentato omicidio, detenzione illegale di armi, spari in luogo pubblico e danneggiamento aggravato. IL feremo e’ stato operato dai carabiniri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Vibo Valentia, gudiati dal Maresciallo Capo Francesco Panei. Circa 40 i colpi esplosi sabato per le vie del paese da parte di due gruppi contrapposti che avrebbero aperto il fuoco l’un contro l’altro. Ancora da chiarire le cause alla base della sparatoria che ha finito per danneggiare alcune auto parcheggiate lungo le strade del paese. Le indagini sono condotte dai carabinieri, con il coordinamento dei pm Michele Sirgiovanni e Barbara Buonanno.
