‘Ndrangheta: De Raho, se cittadino denuncia risposta Stato arriva

ope-sansone-conferenzaReggio Calabria – “Quando il cittadino denuncia le richieste estorsive si interrompono sempre e la risposta dello Stato arriva in breve tempo”. Lo ha detto il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, commentando stamani i risultati dell’operazione Sansone, che ha visto 300 uomini tra Carabinieri e Ros, eseguire 26 fermi di indiziati di delitto disposti dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di presunti esponenti di ‘ndrangheta. Almeno una ventina i casi di estorsione, tentate o consumate, emerse nel corso dell’indagine, e solo in due casi la denuncia.
Un controllo del territorio asfissiante, raccontato dal comandante del Ros, il generale Giuseppe Governale: “Il controllo del territorio e’ cosi’ forte che non hanno bisogno neanche di atti eclatanti, basta spendere un nome ed e’ una garanzia nel controllo del territorio”. Ma anche l’impegno del Ros sul territorio e’ altissimo, e basta una denuncia per ottenere giustizia.
“I cittadini devono sapere – ha rimarcato il procuratore – che possono liberarsi dal giogo dell’estorsione, ci basta anche solo un nome, un input da cui partire”. Le indagini, in particolare, partite dalla caccia all’ex latitante Domenico Condello, latitanza durata 20 anni, hanno ricostruito le dinamiche della cosca Zito-Bertuca operante a Villa San Giovanni.

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