Madre e figlia uccise: procuratore, “stop a cultura omerta’”

omicidio-cosenza-600x400Cosenza – “La ferocia che ha dimostrato mal si concilia con il tema dalla mafia: ha esploso 14 colpi di pistola per uccidere due donne indifese, addirittura inseguendone una e poi finendola a bruciapelo”. Lo dice Eugenio Facciolla, procuratore di Castrovillari, in riferimento al fermo di Luigi Galizia, 35 anni, accusato del duplice delitto di due donne, madre e figlia, al cimitero di San Lorenzo del Vallo, nel Cosentino. In merito al mancato contributo di testimoni al fatto di sangue, consumato di mattina, in un cimitero, il magistrato ha sottolineato che “e’ una terra dove forse le istituzioni non sono mai riuscite a penetrare con la loro funzione, perche’ non e’ solo un fatto di controllo delle forze dell’ordine, ma il problema e’ culturale, perche’ credo che non ci sia un altro posto in Italia che non abbia visto una scossa per un fatto simile, ma qui non c’e’ stata una fiaccolata, non c’e’ stata una dichiarazione pubblica da parte di un amministratore e l’unico problema che avevano gli amministratori era se il cimitero fosse stato sequestrato oppure no. Io – ha concluso il procuratore – ringrazio solo il vescovo di Rossano, che ha tentato di sensibilizzare la comunita’, ma questo non basta: c’e’ il concetto di farsi i fatti propri. Vorrei anche essere piu’ duro, ma non posso andare oltre, sono davanti ai microfoni”.

Madre e figlia uccise: agguato al cimitero, “esecuzione”
Due donne uccise in un luogo sacro, il cimitero di San Lorenzo omicidio-sanlorenzodel Vallo. Un agguato in piena regola, una vendetta che per molti era gia’ scritta. La cittadina della provincia di Cosenza e’ rimasta attonita da quando, lo scorso 30 ottobre, il killer esplose diversi colpi di arma da fuoco nei confronti di Edda Costabile, di 77 anni, e di sua figlia, Ida Maria Attanasio, di 52. Il loro nome e’ legato, loro malgrado, all’omicidio di Damiano Galizia, avvenuto a maggio scorso a Rende per un debito di alcune migliaia di euro. Sono loro la madre e la sorella di Francesco Attanasio, il giovane accusato per questo delitto. Una circostanza non di poco conto, che sin da subito ha guidato le indagini di polizia e carabinieri sul fatto di sangue.
Il duplice omicidio e’ avvenuto in mattinata, intorno alle 10,30, nel cimitero dove erano in corso le attivita’ per preparare la giornata dedicata ai defunti. Il killer ha sparato colpendo le due donne alle spalle, rendendo inutile anche il tentativo di fuga di Ida Maria Attanasio.
“Un’esecuzione”, come la definirono sin da subito gli inquirenti, a cui segui’ una reazione da parte della societa’ civile del Cosentino, con il vescovo della diocesi di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, che insieme ad un gruppo di sacerdoti e fedeli, si reco’ prima nella chiesa della cittadina, poi nel cimitero con una fiaccolata silenziosa, esortando tutti a collaborare con la giustizia.