Referendum: Ferro (FI), cosa si nasconde dietro le rgioni del si’

ferro-wanda600x400-23Catanzaro – “Domenica saremo chiamati a votare si o no alla riforma costituzionale fortemente voluta da Renzi. Non sorprende tanto che il presidente del consiglio sostenga la riforma, quanto i modi e i termini con cui chiede ai cittadini di votare per il si’. Non sembra azzardato affermare che il presidente del consiglio ha diffuso un senso generalizzato di paura evocando spettri di fame, carestia, pestilenza, poverta’, fallimenti di banche e mi fermo qui per carita’. Tutti pronti, allora, se vincesse il no, a sgomitare per entrare nell’arca di Noe’ che ci salvera’ dal nuovo diluvio universale, anche se, naturalmente non ci sara’ posto per tutti”. Lo afferma Wanda Ferro, vice coordinattrice di Forza Italia in Calabria. “Sappiamo gia’ che noi non saremo tra i privilegiati che vi troveranno posto – aggiunge – dato che chi ha deciso di esercitare il proprio diritto di votare no e’ gia’ stato iscritto nelle liste di proscrizione di quelli che il presidente del consiglio ha definito “accozzaglia” con una caduta di stile che non ha precedenti nella storia della politica italiana (ammesso che lo stile sia considerato ancora una qualita’). I libri di storia narrano che neanche in occasione del referendum “monarchia o repubblica” del 2 giugno di settanta anni fa si assistette a tanta ostilita’ e che la gente, in quell’occasione, si reco’ a votare con maggiore serenita’ di quanto sta accadendo oggi senza essere costretta a subire premonizioni di tragedie e di calamita’. Tutti erano consapevoli di essere stati chiamati a decidere del futuro della loro Patria, un futuro ben piu’ importante di quello della riforma costituzionale di oggi che Renzi sembra volere ad ogni costo. Lecito, allora, chiedersi cosa si nasconde dietro questa spietata rincorsa alla vittoria del si’, dal momento che anche i meno avveduti hanno capito che il futuro del nostro Paese non dipende dal risultato del referendum, ma dalla inadeguatezza di quella parte della politica impegnata a difendere soltanto gli interessi di una finanza speculativa in danno di quei cittadini onesti che ogni mattina alzano le saracinesche della loro vita e sono costrette ad inventarsi qualcosa per poterle rialzare il giorno dopo. Ci dicano, dunque, la verita’, almeno per una volta! Ci dicano qual e’ il vero interesse del presidente del consiglio a portare a casa una riforma costituzionale che non serve al Paese! Ci dicano a chi giova una riforma costituzionale che, se vincesse il si’, determinerebbe un indebolimento della buona politica in favore di centri decisionali selezionati dagli speculatori di turno che, senza scrupoli, hanno iniziato a muovere con grande anticipo i mercati finanziari, quell’oscuro posto ove pochi hanno accesso e che sono capaci, questi si’, di determinare negativamente le sorti della nostra economia. Non abbiamo paura del lupo cattivo – conclude la Ferro – la favola avra’ un lieto fine solo se vince il no”.