Truffe: Polizia denuncia i titolari di un bar nel reggino

rosarno-stazione-600x400Reggio Calabria – I titolari del bar “BuffeT” della Stazione ferroviaria di Rosarno sono stati denunciati in stato di libertà per truffa aggravata e continuata. Secondo quanto accertato
Dal personale delle Squadre Giudiziaria ed Informativa della Polizia Ferroviaria, emettevano biglietti ferroviari taroccati. La denuncia è arrivata a conclusione di una articolate indagine svolta dalla Polizia Giudiziaria, che ha, poi, proceduto alla perquisizione del locale e al sequestro di cose pertinenti al reato all’interno del Bar “Buffet” della Stazione ferroviaria di Rosarno (RC).
L’operazione è scaturiva da una anomala coincidenza rilevata da diversi Capi-treno. Giorni addietro, due viaggiatori, trovandosi a bordo dello stesso treno regionale, all’atto del controllo del titolo di viaggio, esibivano al Capo-treno i rispettivi biglietti, emessi dal circuito Sisal, perfettamente identici in ogni parte, ossia aventi la stessa fattura cartacea, identici codice identificativo, tratta ferroviaria, codice dell’apparecchiatura Sisal emittente. Rilevando l’anomalia a mezzo del tablet di servizio, lo stesso Capo-treno procedeva al ritiro dei due biglietti, elevando sanzione amministrativa a carico dei due ignari passeggeri che, strenuamente, continuavano ad asserire di aver acquistato regolarmente il biglietto presso il Bar “Buffet” della Stazione ferroviaria di Rosarno, come erano soliti fare. A riprova della motivata buona fede, uno dei due viaggiatori formalizzava regolare denuncia di quanto accaduto presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria. Gli accertamenti scaturiti dalla strana coincidenza consentivano di acclarare che anche altri Capi-treno, in diverse circostanze, avevano rilevato analoghe anomalie dal controllo dei titoli di viaggio emessi dalla stessa biglietteria, procedendo, in tali casi, secondo Regolamento ferroviario. A seguito della perquisizione delegata dalla Autorità Giudiziaria competente, veniva sottoposta a sequestro la macchinetta del circuito Sisal, attraverso la quale erano stati emessi i titoli di viaggio in argomento. Accertando, pertanto, la truffa aggravata e continuata, il personale della Polizia Ferroviaria procedeva al deferimento in stato di libertà del titolare dell’esercizio commerciale, B.T. classe 1953, e del socio, M.G.B. classe 1955.

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