Reggio Calabria – I Carabinieri della Stazione di Campo Calabro, in provincia di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per lesioni personali aggravate Mariano Scopelliti, 77 anni , del luogo, già noto alle forze dell’ordine.
In base a quanto hanno accertato i militari dell’Arma, l’uomo, a seguito di un litigio per futili motivi con altra persona, lo colpiva dopo averla più volte minacciata di morte, con una zappa da campagna provocandole delle lesioni personali, per le quali è stato necessario l’intervento del personale del “118”, il quale accompagnava il malcapitato dapprima presso l’ospedale “Scillesi D’America” e, successivamente, presso il nosocomio “Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria per ulteriori accertamenti.
L’arma del delitto prontamente recuperata dai Carabinieri, è stata sottoposta a sequestro penale.
L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato ristretto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione residenza in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’avvocato Vincenzina Leone a rettifica dell’annuncio dell’arresto di SCOPELLITI Mariano, notizia diffusa sulla base di un comunicato diramato dalle forze dell’ordine.
“Nella mia qualità di difensore di fiducia del sig. SCOPELLITI Mariano, nato a Villa San Giovanni il 26 ottobre 1939, in relazione a quanto pubblicato in data odierna da varie testate giornalistiche, intendo puntualizzare quanto segue.
In primis, non si comprende in virtù di quali elementi il sig. Scopelliti Mariano sia stato definito impropriamente soggetto già noto alle FF.OO., trattandosi di persona incensurata e scevra da pregiudizi di alcun genere.
La superiore affermazione, attesa l’evidente infondatezza, appare gravemente lesiva dell’immagine del mio assistito.
Si precisa, altresì, che il Giudice non ha convalidato l’arresto nei confronti del sig. SCOPELLITI Mariano, per l’effetto disponendone la immediata liberazione e la restituzione degli atti all’Ufficio di Procura, sulla base della circostanza che non sussiste la flagranza di reato, essendo gli operanti intervenuti solo a seguito della denuncia sporta da Scopelliti Filippo Antonio ed essendosi recati presso l’abitazione del mio assistito solo in un momento successivo allo svolgimento dell’intera azione.
Tanto è dovuto per amore di verità”.
Avvocato Vincenzina Leone