‘Ndrangheta: mani su raccolta rifiuti, coinvolti amministratori

op-ecosistema-arrestiReggio Calabria – Oltre al sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, ai domiciliari per turbata liberta’ del procedimento, vi sono anche altri amministratori, dirigenti ed ex amministratori di altri comuni della fascia jonica reggina coinvolti a vario titolo nell’ambito dell’operazione Ecosistema, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo. Il vicesindaco di Brancaleone, Giuseppe Benavoli, e’ agli arresti domiciliari con l’accusa di aver commesso un atto contrario ai doveri d’ufficio. Oltre al vicesindaco sono coinvolti anche due assessori di Brancaleone: l’assessore all’ambiente, Marino, raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora per corruzione per un atto d’ufficio, e l’assessore al turismo, Alfredo Zappia, agli arresti domiciliari con l’accusa di aver commesso un atto contrario ai doveri d’ufficio. Obbligo di dimora anche per l’assessore allo sport e turismo del Comune di Condofuri, Salvatore Trapani, con l’accusa di corruzione per un atto d’ufficio. L’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, e’ ai domiciliari per turbativa d’asta per la gara d’appalto dei rifiuti del Comune di Melito Porto Salvo. Ai domiciliari anche l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Melito Porto Salvo, ing. Maisano, per turbativa d’asta. Ai domiciliari anche un dirigente della Provincia di Reggio Calabria, Carmelo Barbaro, per turbativa d’asta. Figura centrale dell’indagine e’ l’imprenditore Rosario Azzara’, amministratore della societa’ “Ased”, che si occupa della raccolta rifiuti, raggiunto dalla misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

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