Furti: quattro persone arrestate dai Cc di Villa San Giovanni

refurtiva201216Reggio Calabria – I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni (RC, coordinati dal S. Ten. Alessandro Cantarella, Comandante interinale della Compagnia, hanno tratto in arresto quattro soggetti, tutti di origine magrebina, per furto aggravato di cavi di rame. Si tratta dei tunisini Achraf Kharroubi, 23 anni, Zouhaier Messaoudi, 41 anni e Nesi Ajji, 43 anni e del marocchino Faissal Erradi, 29 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine e, ad eccezione del primo, tutti illegalmente soggiornanti nel territorio dello Stato Italiano poiché sprovvisti di permesso di soggiorno. Nei fatti, a seguito di mirato servizio, i militari dell’Arma captavano in Via Marinai d’Italia, nei pressi degli imbarcaderi della Compagnia di navigazione “Caronte arresti-furto-201216& Tourist”, un’autovettura Renault Scenic, con i quattro soggetti di cui sopra a bordo, che destava sospetti poiché gravata da pesante carico. Dopo attenta osservazione, i militari notavano che due dei quattro soggetti a bordo, scendevano dalla vettura e si recavano a piedi all’imbarco, col proposito di fare da “apri-pista” e constatare la presenza di controlli da parte delle Forze dell’Ordine. I rimanenti due soggetti, rimasti all’interno dell’abitacolo, aspettavano segnali per imbarcare il mezzo. Quindi, una volta giunti nei pressi del traghetto, la vettura veniva fermata dai Carabinieri, così come venivano bloccati gli altri due soggetti a piedi, che tentavano la fuga. Perquisito il veicolo, venivano rinvenute 220 matasse di rame bianco stagnato di elevato valore economico, per un peso complessivo di 660 chili, che si accertava essere state asportate corso notte presso immobile adibito a ex mercato ortofrutticolo sito in Reggio Calabria – frazione Pellaro, via lungomare snc, di proprieta’ della societa’ “gdm s.p.a.”, avente sede legale a Milano. La refurtiva e l’autovettura venivano poste sotto sequestro penale, mentre i prevenuti, all’esito delle formalità di rito, venivano associati presso Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghilla’, in attesa celebrazione giudizio direttissimo, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

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