Gatto ucciso da petardi nel Cosentino, condanna degli animalisti

gatto600x450Catanzaro – Ha destato scalpore il rinvenimento, avvenuto nel giorno di Santo Stefano, a Tortora, nel Cosentino, della carcassa di un gattino ucciso con dei petardi da mani ancora ignote. Un episodio efferato e di gratuita violenza, sul quale interviene il Delegato nazionale dello Sportello legale “Difendiamo gli animali”, avvocato Anita Frugiuele che, nello stigmatizzare simili gesti, esprime l’impegno del Servizio anche in questo caso, al fine di far si che i colpevoli vengano rintracciati e assicurati alla Giustizia. “Difendiamo gli animali” e’ il servizio di tutela legale delle bestiole, nato pochi mesi fa in Toscana e ormai attivo in tutta Italia, attraverso una ramificazione di oltre ottanta presidi locali, presente anche sul territorio calabrese con ben cinque avvocati che curano l’attivita’ nell’intera regione. Costituito a Massa Carrara dall’avvocato Francesca Menconi, che ne e’ il Responsabile nazionale, e’ sorto proprio allo scopo di difendere i diritti degli animali e sta seguendo gia’ numerosi casi di maltrattamenti e uccisioni in tutta Italia. “La brutta storia del gattino di Tortora, centro del Tirreno cosentino, peraltro non molto lontano da Sangineto, dove la scorsa estate si consumo’ la terribile uccisione del cane Angelo, che lo Sportello sta seguendo – afferma l’avvocato Anita Frugiuele – ci dimostra quanto ci sia bisogno di far crescere la cultura del rispetto degli animali e inculcare la consapevolezza della rilevanza penale di simili atti, per i quali e’ prevista dal codice penale la pena della reclusione, vale a dire il carcere. Gesti che, purtroppo, costituiscono pericolosa anticamera di altrettanta violenza verso le persone da parte di soggetti incapaci di coglierne il disvalore morale e la pericolosita’ sociale. Per questo motivo – prosegue Frugiuele – “Difendiamo gli animali” esprime un plauso all’amministrazione comunale di Tortora che, attraverso il vicesindaco Filippo Matellicani, ha condannato questa efferatezza e chiesto all’opinione pubblica di collaborare per l’individuazione dei colpevoli e si associa a questo invito, rendendo noto che seguira’ la vicenda per assicurare giustizia anche a questa piccola vittima”.