Botti: Viminale, 184 feriti, di cui 12 gravi; 48 i minori

botti600x450Roma – Centottantaquattro feriti (di cui 44 ricoverati), nessun morto. E’ il bilancio degli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti per il Capodanno 2017 reso noto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che evidenzia “un ulteriore miglioramento rispetto all’andamento dei due anni precedenti”: oltre a non essersi registrati episodi con esiti mortali, infatti, diminuisce ancora il numero dei feriti (l’anno scorso furono 190). Nel dettaglio, quest’anno i feriti gravi, quelli cioe’ con prognosi superiore ai 40 giorni, sono stati 12 (furono 16 l’anno scorso) mentre i feriti lievi (con prognosi inferiore o uguale ai 40 giorni) sono stati 168 (a fronte dei 174 del 2016). Crescono invece i ferimenti derivanti dall’uso di armi da fuoco che risultano essere 6 rispetto ai 3 dell’anno precedente. E si registra un incremento del dato complessivo relativo ai minori: sono 48 quelli che hanno riportato lesioni, mentre lo scorso anno erano stati 38. Il dato relativo ai minori infradodicenni rimasti feriti e’ passato dai 19 del 2016 ai 22 dell’anno in corso e quello relativo ai minori di eta’ compresa tra i 13 e i 17 anni e’ salito dai 19 dello scorso anno a 26 per il 2017.
Di “particolare rilievo”, sottolinea il Dipartimento, sono gli episodi di Bari dove, presso l’Ospedale Policlinico, sono stati ricoverati, con prognosi riservata due albanesi ed un 16enne che rischia di perdere una mano. Ricoverato anche un 25enne ferito da un petardo. Dalle comunicazioni trasmesse dagli uffici periferici e dai dati desumibili dalle “fonti aperte” relative agli incidenti con feriti emerge la conferma che le patologie tipiche da scoppio di prodotti pirotecnici sono i traumi alle mani (fratture e amputazioni di dita o falangi). Frequenti anche le ustioni al volto, ed alle parti basse del collo che – a differenza dei traumi alle mani, provocati essenzialmente da artifici a scoppio – possono essere provocate anche dai cosiddetti “illuminanti”, apparentemente meno pericolosi.
Botti: Viminale, 216 denunce e 38 arresti, sequestrate 112 ton.
Duecentosedici persone denunciate e 38 arrestate. E il bilancio complessivo dei servizi di prevenzione predisposti per il contrasto dei botti illegali di Capodanno, reso noto dal Dipartimento della pubblica sicurezza. L’anno scorso i denunciati erano stati 317, gli arrestati 26. Tra i materiali sequestrati figurano 209 lanciarazzi; 16 armi comuni da sparo e 4.817 munizioni; 2.754 chili di polvere da sparo; 77.383 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps (Testo unico leggi pubblica sicurezza); 29.100 chili di manufatti recanti la marcatura CE; 6.382 chili di prodotti comunque non riconosciuti e cioe’ non ricompresi nelle categorie Tulps o CE perche’ illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi o altro; 6.586.000 di pezzi di “articoli pirotecnici di varia natura” che, per motivi operativi, sono stati indicati dagli uffici in pezzi anziche’ in chili.
Tra i motivi principali che hanno portato al sequestro rientrano l’eccedenza dei carichi detenuti dai titolari delle licenze, l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo e la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati dovuta a mancanza di marcatura CE o di riconoscimento e classificazione da parte del ministero dell’Interno. Nell’arco di tutto il mese di dicembre i controlli delle forze di polizia hanno riguardato 1.304 esercizi (48 fabbriche, 114 depositi, 1142 esercizi di vendita al dettaglio), 40 dei quali sanzionati. “Anche quest’anno – conclude il Dipartimento – i dati riferibili ai sequestri testimoniano come l’attivita’ info-investigativa condotta sul territorio abbia consentito di prevenire l’illecita immissione in commercio di grandi quantitativi di prodotti pirotecnici illegalmente detenuti”.