Aeroporto Stretto: Costantino (Filt-Cgil), “serve chiarezza”

aeroporto-reggio600x450Reggio Calabria – “Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammoce ‘o ppassato, simmo ‘e Napule paisá”. “A Reggio Calabria questi versi napoletani calzano a pennello per la situazione dell’Aeroporto dello Stretto. Infatti, occorre avere sempre la memoria del passato e, nel caso specifico, ricordare i motivi per cui oggi lo scalo reggino sta vivendo questa fase di profonda crisi”. Lo afferma in una nota Nino Costantino, segretario regionale Filt-Cgil. “In queste ore, invece – aggiunge il sindacalista – assistiamo ad un vociare confuso senza che nessuno avanzi proposte specifiche e di merito per risolvere il problema: da chi pensa che la societa’ unica non sia la soluzione per il futuro, a chi fa derivare la possibile salvezza solo alle scelte di Alitalia, a chi, infine, ritiene che “inserire” l’infrastruttura dentro lo Statuto metropolitano abbia un potere miracolistico. Facciamo chiarezza. Primo: l’aeroporto e’ in questa situazione per il fallimento della societa’ di gestione dovuta alla cattiva politica e alla pessima gestione che ha causato anni di inconsistente azione manageriale. Secondo: per dare una prospettiva all’Aeroporto dello Stretto e’ necessario avere una societa’ di gestione che oggi non c’e’, quindi occorre sperare che il Tar Calabria chiuda, presto e bene, la vicenda dei ricorsi che nelle prossime ore dovra’ decidere e, soprattutto, che l’Enac completi urgentemente la fase amministrativa dell’aggiudicazione della gara. Terzo: e’ bene ricordare che i lavoratori dell’aeroporto sono circa 200, in larga misura dipendenti dell’ex societa’ di gestione cui vanno date risposte e occupazione”.

“La crisi dello scalo – secondo il segretario cao’labrese della Filt Cgil – e’ finanziaria, manageriale, di gestione e non puo’ ripercuotersi su chi, in questi anni, come i lavoratori, si e’ sacrificato per mantenerlo in vita. Quarto: costruire la prospettiva attraverso un razionale sistema di trasporto aereo in questa regione, “societa’ unica di gestione”, proposta da noi avanzata sei anni fa e da molti contestata fino a qualche mese addietro; oggi appare come l’unica proposta possibile anche guardano agli esempi degli scali lombardi, a quelli toscani e alla prospettiva su cui stanno lavorando Campania e Puglia. Quinto: ad Alitalia chiediamo oggi di attendere l’aggiudicazione della gara e di confrontarsi con il nuovo gestore al fine di concordare nuove strategie per lo scalo reggino. Sesto: in questo quadro e’ imprescindibile il mantenimento dell’esercizio provvisorio della gestione dello scalo per impedire la chiusura dell’aeroporto. Con l’aeroporto chiuso, infatti, qualsiasi prospettiva diventera’ piu’ complicata. Per questi motivi, occorre avere chiare le dinamiche attraverso cui salvare l’aeroporto. La politica deve soltanto mirare a questo, diventare cioe’ buona politica, invertire un’azione amministrativa che nel passato anche recente e’ stata devastante. Il sindacato che ha contrastato questa cattiva politica, invece sosterra’ con lealta’ un’azione di risanamento e di rilancio dello scalo che salvaguardi i servizi e l’occupazione. Per questo – conclude Costantino – pensiamo che il ruolo della citta’ metropolitana e’ importante e decisivo per il futuro”.