Catanzaro – “La nuova inchiesta della Dda di Catanzaro getta una luce inquietante sull’uso spregiudicato dei fondi comunitari destinati alle famiglie calabresi piu’ povere”. E’ quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni a poche ore dall’operazione giudiziaria che ha svelato azioni illecite volte alla distrazione su conti esteri e privati dei fondi destinati al Credito sociale. “Se le ipotesi della Dda guidata dal procuratore Gratteri dovessero essere confermate – continua la parlamentare -, ci troveremmo di fronte a un progetto criminale finalizzato al furto di risorse fondamentali per le fasce piu’ deboli della popolazione calabrese. Il Credito sociale e’ una misura pensata per garantire ai richiedenti prestiti fino a 10mila euro, da usare per far fronte a particolari e contingenti momenti di crisi economica. Erano soldi che le famiglie meno abbienti avrebbero potuto usare per riattivare le utenze di luce e gas, per cercare una nuova casa dopo uno sfratto o per comprare elettrodomestici. Da quanto ci risulta, pero’ – aggiunge la deputata 5 stelle -, il Credito sociale da piu’ di un anno e’ finito in un pantano amministrativo che ha di fatto bloccato circa 900 istanze formulate dai calabresi piu’ bisognosi, per un totale di ben 5 milioni di euro di contributi mai erogati. Adesso la nuova indagine della Dda ipotizza la distrazione di circa due milioni di euro, finito nelle tasche di societa’ compiacenti e politici e funzionari corrotti. La nostra speranza – conclude Dieni – e’ che il governatore Oliverio, al di la’ dei futuri risvolti giudiziari, voglia subito attivare i poteri di controllo della Regione e avviare un’indagine interna, al fine di accertare altre eventuali complicita’ in una vicenda dai tratti sconvolgenti”.