Assenteismo: 18 medici e funzionari Asp indagati nel Cosentino

112-radiomobile600x400Cosenza – Si assentevano dal posto di lavoro per dedicarsi alle faccende piu’ disparate: dalla spesa al supermercato fino a giocare alle slot machine. Si tratta di dirigenti e dipendenti degli uffici decentrati di Rogliano (Cs) dell’Asp di Cosenza. Diciotto persone in tutto a cui i Carabinieri hanno notificato altrettante misure cautelari. Gli episodi di assenteismo documentati sarebbero 725. I Carabinieri della compagnia di Rogliano hanno eseguito 4 sospensioni e 14 obblighi di presentazioni alla polizia giudiaria, alle ore 7.30 e 14.30 di ogni giorno, emesse dal Gip del tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini sono partite da numerose segnalazioni pervenute ai militari dell’Arma in cui si lamentava il comportamento disinvolto di alcuni dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale che, anziche’ trovarsi sul posto di lavoro, erano visti sistematicamente per le vie della cittadina occupati nelle loro faccende. Il fascicolo della Procura comprende 6.000 ore di filmati e oltre 200 servizi di osservazione eseguiti dai Carabinieri, che hanno monitorato ogni movimento dei dipendenti. Ogni giorno c’era qualcuno che si occupava di strisciare i cartellini per tutti, scattava cosi la libera uscita in paese e anche in provincia. C’era chi accompagnava i figli a scuola per poi tornare tranquillamente a casa. Cera anche chi svolgeva attivita’ nel proprio studio privato durante l’orario di servizio.

L’operazione e’ stata denominata in codice “All walking”. Delle 4 persone sospese, due sono dirigenti medici, uno e’ un infermiere capo e un altro e’ un assistente sociale. Ma altri dirigenti medici e anche degli infermieri sono coinvolti nella truffa. In tutti ci sono 48 denunciati.
“Questa e’ una delle indagini che stiamo facendo sull’assenteismo presso la pubblica amministrazione, ma ce ne saranno altre” ha detto il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, secondo il quale dirigenti e dipendenti dell’Asp di Rogliano (CS) indagati “pensavano ai fatti personali piu’ che alla funzionalita’ della struttura sanitaria. Io penso che ognuno di noi – ha aggiunto – puo’ rivendicare i propri diritti solo dopo che ha adempiuto fino in fondo ai doveri che gli spettano – ha detto il procuratore – e lasciamo adesso ai vertici Asp le conseguenze del nostro lavoro e sara’ la comunita’ a fare le sue valutazioni morali. Quando si parla di mancanza d organico e poi si riscontrano casi come questi, in cui i dipendenti non lavorano, cosa dovremmo dire? Lascio a voi, alla stampa, i commenti morali”.

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