Lavoro: Bevacqua, “bene piano Regione, ma Consiglio escluso”

domenico-bevacqua600x450 Catanzaro – “Il Piano d’azione, occupazione e inclusione presentato stamane dal presidente Oliverio e dall’assessore Roccisano, riscuote senz’altro il mio apprezzamento, in quanto non vi e’ dubbio sull’urgenza e la necessita’ di simili misure. L’impiego prospettato di 280 milioni dei fondi PAC e POR trova sostegno e condivisone da parte di chi, come me, si batte per un utilizzo di tali fondi finalizzato alla creazione di reddito e occupazione. Devo, pero’, manifestare, con piena franchezza e delusione, l’ennesima occasione mancata per un ascolto della voce e delle proposte dell’organo legislativo”. Lo afferma Domenico Bevacqua, consigliere regionale di maggioranza, secondo il quale “appare oltremodo chiara l’ impossibilita’ dei consiglieri regionali di incidere in maniera effettiva sulle occasioni di sviluppo socio-economico che, stante l’incapienza del bilancio regionale, risultano realmente perseguibili soltanto attingendo ai fondi UE. Da tempo – dice – vado affermando l’irragionevolezza di una funzione legislativa che viene costantemente azzoppata e mortificata dalla impossibilita’ di accedere alle uniche risorse concretamente disponibili”.
Secondo Bevacqua “la presentazione odierna del Piano non e’ che l’ennesima dimostrazione di quanto sia difficile dialogare e comprendersi con una burocrazia regionale poco incline all’ascolto e insensibile alle sacrosante rivendicazioni del consesso consiliare. Porto l’esempio del mio progetto di legge “Montagna Solidale”: reca con se’ il contributo di validi esperti del settore e mira a coniugare il lavoro per migliaia di giovani e disoccupati di lunga durata con l’esigenza impellente della salvaguardia intelligente e preventiva del territorio. Fatto sta che, senza entrare nei dettagli di una vicenda piu’ volte ribadita, in merito alla mia proposta normativa, disegnata attraverso un dialogo con gli attori dei territori e da essi sostenuta e apprezzata, ho dovuto assistere ad un continuo rimpallo fra burocrati che ne ha, al momento, arrestato, l’iter di approvazione. Qui non si tratta di elemosinare spazi per la singola proposta del singolo consigliere: il discorso da fare e’ di fondo, perche’ riguarda il ruolo che il voto popolare ci ha legittimato a rivestire e che non abbiamo il diritto di svilire. Anzi, e’ nostro inderogabile dovere utilizzarlo a pieno per programmare e porre in atto gli strumenti normativi meglio rispondenti alle esigenze dei territori e delle comunita’ che li vivono. Ecco perche’, dopo due anni di legislatura, ritengo necessaria – conclude – la convocazione urgente del gruppo consiliare del PD, al fine di fare il punto sull’attivita’ legislativa compiuta e programmare un’azione comune mirata a preservare le prerogative del consiglio regionale”.