Reggio Calabria – La Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho, ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio di 70 persone, tra cui il senatore del gruppo Gal Antonio Caridi.
La richiesta riunisce in un solo maxi processo 4 diverse indagini, Sistema Reggio, Reghion, Fata Morgana, Mammasantisisma, condotte dai pm della Dda Roberto Di Palma, Walter Ignazitto, Giuseppe Lombardo, Luca Miceli, Stefano Musolino, Giulia Pantano e dal procuratore aggiunto Gaetano Paci. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, voto di scambio, violazione della legge Anselmi, corruzione, estorsione, truffa, falso ideologico e rivelazione di segreti d’ufficio.
Tra gli indagati per i quali la Dda ha chiesto al gup l’emissione del decreto che dispone il giudizio, figurano l’avvocato Giorgio De Stefano, l’ex parlamentare Paolo Romeo, l’ex sottosegretario della Regione Calabria Alberto Sarra, ed il dirigente della Regione Calabria Francesco Chirico. Tra i filoni investigativi, quello di Mammasantissima e’ dedicato, in particolare, alla componente “riservata” della ‘ndrangheta che era al vertice dell’organizzazione criminale. La Dda ha chiesto il rinvio a giudizio anche per don Pino Strangio, ex rettore del santuario della Madonna della Montagna di Polsi, accusato di avere avuto un ruolo di mediazione tra esponenti delle forze dell’odine ed esponenti dei rango della ‘ndrangheta.
Il senatore Caridi, costituitosi in carcere nell’agosto dello scorso anno dopo che l’aula del Senato ha concesso l’autorizzazione all’arresto, e’ accusato di essere un componente della cupola riservata della ‘ndrangheta.