Lavoro: Cgil, ripristinare sostegno al reddito per i Co.co.co

bandiera-cgil-600x450 Catanzaro  – “Non e’ piu’ operativa la DIs-coll, la misura di sostegno al reddito per i collaboratori coordinati e continuativi in caso di cessazione del contratto di lavoro”. Lo denuncia la Cgil Catanzaro-Lamezia Terme. “Introdotta dal decreto attuativo del Jobs Act di riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali, l’indennita’ di disoccupazione – spiega una nota – era riconosciuta fino al 2016 ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita IVA, che venivano licenziati oppure a cui scadeva il contratto. La misura – si legge – era stata molto enfatizzata per sostenere che “venivano estesi diritti a chi non ne aveva”, in modo da silenziare almeno in parte l’eliminazione di diritti fondamentali per tutti (come l’art. 18 che proteggeva i lavoratori dai licenziamenti senza giusta causa), allargando cosi’ la precarieta’ a tutto il lavoro dipendente. Non dimentichiamo che, purtroppo, spesso dietro un “collaboratore a progetto” c’e’ un lavoratore dipendente a tutti gli effetti con un inquadramento contrattuale che permette al datore di lavoro di risparmiare e penalizza esclusivamente il lavoratore e la sua possibilita’ di conseguire prestazioni a sostegno al reddito e pensioni adeguate. Oltre al danno la beffa, con un governo – sostiene la Cgil catanzarese – che abbandona questi lavoratori e queste lavoratrici gia’ pesantemente svantaggiate! L’immediato ripristino della Dis-coll, e’ quindi un intervento tanto necessario quanto urgente per garantire un minimo di continuita’ economica ad una categoria di lavoratori fortemente precarizzata. Ci appelliamo a tutti i parlamentari calabresi e non, affinche’ si attivino per far reperire le risorse finanziarie nel Decreto Milleproroghe. Assieme a questa battaglia che porteremo avanti, chiediamo ai rappresentanti istituzionali del nostro territorio di Camera e Senato – si legge infine – di sollecitare il Governo nazionale affinche’ venga rimesso al centro del dibattito il lavoro, portando a discutere ed approvare nelle sedi competenti “La Carta dei diritti universali del lavoro” e che venga fissata la data dei referendum sui vaucher e la responsabilita’ solidale negli appalti”.