Sanita’: chiusura elisoccorso Cirò Marina pronta raccolta firma

elisoccorso-ciromCiro’ Marina(Crotone) – “L’ennesimo atto di mortificazione di questo territorio non può passare in sordina perché mina gravemente il diritto alla tutela della salute dei cittadini appartenenti ai comuni serviti, fino ad oggi, dall’Elisoccorso di Cirò Marina.
Il DCA n. 43/2017 a firma del Commissario ad Acta Ing. Scura decreta la chiusura del solo elisoccorso di Cirò Marina mantenendo in vita gli altri tre elisoccorsi di Lamezia, Cosenza e Locri. Si continua cosi’ a reggere il gioco di un Governo centrale che taglia sempre piu’ servizi essenziali alle Regioni del Sud in ragione di un fantomatico “Piano di Rientro dei disavanzi sanitari” quando poi, in maniera subdola, sostiene con fior di milioni di Euro, l’indebitamento speculativo delle banche del Nord: si pensi soltanto al ricatto continuo di MPS ed all’intervento immediato in suo favore! Ci piacerebbe sapere quanto costa questa lunga gestione commissariale della sanità in Calabria e che cosa ha prodotto il “piano di rientro” a scapito della salute dei cittadini calabresi, se poi il debito pubblico continua ad aumentare perché non si riesce a pagare nemmeno gli interessi”. Lo scrive in un comunicato Cataldo Filippelli, presidente dell’associazione politico – culturale “IndipendenteMente di Cirò marina (KR) che aggiunge: “E’ troppo facile per un Commissario garantirsi il prosieguo agendo in maniera ragioneristica! L’ elisoccorso con base a Cirò Marina ha già salvato centinaia di vite umane, tra cui molti bambini ed anziani, in un territorio dove il diritto alla tutela della salute è continuamente calpestato ed ignorato, dove non è rimasto piu’ alcun presidio sanitario; dove l’unico ospedale ancora in vita è inadeguato perché insufficiente nei posti letto, nelle attrezzature e nell’organico; dove è diventato perfino difficile fare un semplice esame del sangue visto che, la “ scure” commissariale, si è abbattuta anche sul laboratorio d’analisi dell’ASP di Cirò Marina. Questo comprensorio, rappresenta il punto piu’ lontano da Catanzaro e da Cosenza dove, da oggi in poi, bisognerà recarsi percorrendo la strada della morte, per tutte le emergenze di una certa gravità, sperando di arrivarvi per tempo e non morire durante il viaggio. Ancor peggio per i pazienti dei paesi dell’entroterra, ad esempio San Nicola, Verzino o Carfizzi, che dovranno allungare l’agonia di parecchi chilometri su strade interne e tortuose, dove la classica ambulanza raddoppia o triplica il tempo d’intervento. Se per il Ministero e per il Commissario ad Acta esistonono vite di serie A e di serie B, noi non possiamo accettarlo. I calabresi non devono accettarlo! Questo ulteriore atto discriminatorio farà ricadere sugli autori la responsabilità morale per le morti che, da qui in poi, si consumeranno e che invece potevano essere evitate, semplicemente riconfermando anche l’elisoccorso di Cirò Marina insieme agli altri tre presidi esistenti sulla Regione”.
“Non si capisce – prosegue –  poi perche’ proprio l’elisoccorso di Cirò Marina, che serve il territorio piu’ bistrattato, piu’ a rischio e meno infrastrutturato dell’intera regione. In ragione dell’urgenza, noi di I’M abbiamo già attivato, la consigliera del Comune di Cirò Marina, Ambrogia Tangari (IdM) la quale, dimostrando di essere vicina al nostro “sentire”, si è fatta prontamente carico di concertare con il Sindaco di Cirò Marina, nonché attuale Presidente della Provincia di Crotone, Dott. Nicodemo Parrilla, le contromisure da porre in campo, al fine di chiedere untiraiamente un immediato atto di resipiscenza su questo provvedimento aberrante. Se ciò non dovesse bastare, la nostra associazione sarà pronta a farsi promotrice, con il contributo dell’IdM e di chi altri vorrà starci, di una raccolta firme da trasmettere al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro alla Salute, finalizzato – conclude –  alla rimozione della gestione commissariale in Calabria, alla quale non si deve piu’ consentire il giudizio su chi deve vivere e su chi invece deve morire”.