Donna uccisa nel Crotonese: corteo per Antonella, rabbia e dolore

corteo-ciro-ma-omicidioCiro’ Marina (Crotone)  – In migliaia hanno sfilato domenica sera per le vie di Ciro’ Marina per esprimere solidarieta’ alla famiglia di Antonella Lettieri e condanna per la violenza subita dalla donna di 42 anni, uccisa la sera dell’8 marzo e ritrovata cadavere il giorno dopo. Una manifestazione densa di emozioni, che ha spinto la famiglia della donna a ringraziare tutti quelli che hanno partecipato.
“In un momento cosi’ tragico e doloroso – e’ scritto nella missiva diffusa dall’avvocato Mariano Salerno – quando si cercano risposte dove la ragione non riesce ad arrivare, il sostegno cosi’ partecipato e sentito da parte di tutti e’ in grado di offrire la forza necessaria ad andare avanti. Le migliaia di persone che ieri hanno preso parte alla fiaccolata in ricordo di Antonella, con silenziosa compostezza, rappresentano lo spirito indomito di chi cerca la verita’. Per questo sostegno denso di coraggio e sobrieta’ – prosegue la lettera – la famiglia di Antonella intende ringraziare tutti coloro i quali hanno preso parte alla manifestazione di ieri. Dalle forze politiche, anche nelle persone del Presidente della Regione Mario Oliverio, della senatrice Doris Lo Moro e del presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla, che con la loro presenza hanno dimostrato un concreto sostegno alla causa; ai sindaci tutti del comprensorio, uniti per una nobile ragione comune”.
Ringraziamenti sono stati rivolti anche agli inquirenti, che stanno seguendo l’evolversi delle indagini con particolare dovizia. Ed in effetti, a pochi giorni dal delitto, sono tre le persone iscritte sul registro degli indagati, mentre fondamentale dovrebbe essere l’esito degli esami sui Dna che sarebbero stati rilevati dai carabinieri del raggruppamento investigazioni scientifiche. Sono stati proprio loro ad analizzare ogni metro dell’appartamento dove Antonella Lettieri e’ stata trovata cadavere in una pozza di sangue. Sul suo corpo i segni di una violenza inaudita, come hanno sostenuto anche i carabinieri che conducono le indagini. Il movente che si segue con attenzione e’ quello passionale, ma saranno proprio gli esami scientifici a poter determinare con maggiori certezze le precise responsabilita’.

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