Donna uccisa l’8 marzo: fermo per rischio fuga,inchiesta continua

Salvatore-Fuscaldo-web1Ciro’ Marina (Crotone) – Aggravamento della posizione indiziaria e pericolo di fuga sono i motivi alla base del fermo di polizia giudiziaria operato iera sera nei confronti di Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo di Ciro’ Marina, nel Crotonese, accusato dell’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa uccisa nella serata dell’8 marzo scorso nella sua abitazione. Fuscaldo e’ indagato per omicidio volontario pluriaggravato. La conferma e’ arrivata dal colonnello Salvatore Gagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il capitano Giovanni Carlo Porta, comandante del Nucleo investigativo di Crotone, il capitano Alessandro Epifanio, comandante della Compagnia di Ciro’ Marina ed il luogotenente Antonio Rocca, comandante del Nucleo operativo di Ciro’ Marina. I carabinieri hanno deciso di effettuare il fermo per timore di una fuga dell’uomo dopo le risultanze delle analisi del Ris di Messina: l’estrazione del dna dalle tracce ematiche rinvenute dagli specialisti dell’Arma nell’automobile di Fuscaldo ha confermato che si trattava proprio del sangue di Antonella Lettieri. “Non e’ una svolta nelle indagini, ma solo una tappa nella nostra attivita’ – ha detto ancora Gagliano -. Non abbiamo finito di lavorare e stiamo continuando a verificare alcuni elementi appresi nel corso degli interrogatori di persone vicino alla donna. Ne abbiamo sentito circa una trentina. Inoltre, con lo squadrone Cacciatori di Vibo Valentia stiamo anche perlustrando le zone non urbane di Ciro’ Marina alla ricerca di elementi di prova ed anche dell’arma del delitto”.
Infatti, il comandante provinciale ha precisato che sono ancora in corso altre analisi nei laboratori del Ris sugli elementi raccolti sulla scena del crimine e nei luoghi frequentati dalle persone indagate. Oltre a Fuscaldo nel mirino degli inquirenti, infatti, era finita la moglie, mentre si e’ attenuata la posizione di un altro uomo che – per poter procedere agli accertamenti – aveva ricevuto un avviso di garanzia nell’immediatezza del fatto.
Il colonnello Gagliano ha preferito non sbilanciarsi sul movente che ha portato all’omicidio: “Lo vedremo analizzando le prove documentali e scientifiche che abbiamo raccolto. Al momento non si puo’ confermare ne’ escludere alcunche’. Stiamo mettendo in ordine le tessere del puzzle ed un contributo potrebbe arrivarci dall’esame del cellulare”.
Infine, il comandante provinciale dell’Arma di Crotone si e’ soffermato su quanto accaduto ieri sera mentre Fuscaldo veniva portato in carcere: “Abbiamo operato la cattura in modo silenzioso e discreto mandando una pattuglia in borghese a casa dell’indagato e chiedendogli di seguirci in caserma per notificargli gli atti. Lui e’ venuto senza alcun commento. All’uscita abbiamo trovato centinaia di persone che sapevano del fermo. Invece per l’omicidio ancora nessuno e’ venuto spontaneamente a collaborare. Sappiamo che il nostro operato e’ stato apprezzato, e speriamo adesso di avere un riscontro dai cittadini”.

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